martedì 30 luglio 2013

Sta andando tutto a rotoli per colpa del cibo.
Sto mettendo in discussione e quindi a repentaglio anche il mio amore, la mia famiglia, il mio lavoro e la corsa per lasciarmi andare a questo male.
Solitudine e cibo.
Rifugio e peccato.
Voglio tornare in me, ma in questo momento sembra più facile lasciarmi cullare dall'onda del male. Consapevole o no.
Ho ripreso peso. Sto perdendo tempo dietro al passato che ritorna. E non voglio trovare la forza di rimettermi in carreggiata. O forse voglio ma mi arrendo al primo ostacolo dimenticando i traguardi, i progressi, le temporanee guarigioni, le ricadute minime e tutto sommato accettabili, le risalite piene di fatica ripagata...sto dimenticando tutto. In nome di un passato che mi vuole ancorata a sé indissolubilmente, a guardare indietro, a vivere di eccessi e privazioni, a credere che ancora qualcosa possa cambiare ma ritrovarmi a pensare che non valga più la pena. Che sono destinata a rimanere una perdente, una con tanti sogni e poche concretezze. Una inconcludente che nemmeno davanti al desiderio di un figlio riesce ad impegnarsi per ottenere un corpo ed una mente sani e forti ma abbastanza snelli ed armoniosi da poter fronteggiare e in seguito superare una gravidanza desiderata, voluta e cercata. E ottenere una fisicità altrettanto desiderata, voluta e cercata.
Forse non ci credo più come all'inizio.
Forse non ci lavoro più su come si deve.
Ma di una cosa sono certa.
La luce del desiderio è ancora lì, da qualche parte, accesa e flebile, come il lumino di Geppetto che cerca Pinocchio nella pancia della balena.
Vorrei solo non sentirmi io quella balena ma per una volta essere l'esile e graziosa fatina che esaudisce non quelli degli altri ma il suo più grande e unico desiderio.

lunedì 22 luglio 2013

Il passato è un baule in soffitta, pieno zeppo di oggetti, alcuni importanti, altri del tutto inutili. Preferisco tenerlo chiuso, ma si apre al minimo soffio di vento, di sua iniziativa, e prima che lo scopra, i suoi pezzi si spargono. Li ho rimessi a posto. Uno per uno. I ricordi, belli e brutti, ma il baule continua ad aprirsi quando meno me lo aspetto.


Ora basta.
Ora è davvero finita.
Sarà la milionesima volta che lo dico.
Sarà la milionesima volta che ricomincio.

Ora basta.
Deve cambiare. 
Devo cambiare.
E deve durare.
E durerà.

Voglio che sia così.
E farò in modo che sia così.

Ieri il mio ragazzo è stato meraviglioso... è venuto a prendermi... cioè... ero a casa dei miei che ora non ci sono e ad un certo punto ho visto la sua chiamata, ho risposto quasi in malo modo e lui mi dice semplicemente che dovrei per favore aprirgli il cancello... ed io esco, ancora con gli occhi umidi di lacrime, disfatta, con i capelli appicicaticci e sudati, vestita da casa, sciatta che più sciatta non si può, il cuore che mi batte a mille e lui lì. Che mi guarda da dietro i suoi occhiali da sole con il suo sorriso che illumina il mondo e mi dice: "sorpresa. ciao amore".
E io muoio, mi tuffo nelle sue braccia e piango, piango come una bambina capricciosa, ma di un pianto nervoso, assurdo, insistente, quasi egoista... e lui mi abbraccia forte e mi dice che non devo più, mai più, dire quelle orribili parole che ho detto sabato sera al telefono... cioè che avrei desiderato morire...

Sono rimasta a casa dei miei, mi prendo ancora qualche giorno, poi torno da lui. 

Oggi ho mangiato bene. E ho fatto una bella passeggiata verso sera, dopo lavoro.

Forse è così che si ricomincia.

E allora ricominciamo.

domenica 21 luglio 2013

settimana pessima

A causa del mio ex, sono ripiombata nella depressione più nera.

Ho commesso molti errori e cosa peggiore sono ricaduta in un vorticoso binge inarrestabile, complice anche il ciclo arrivato in anticipo.

Altro che maratona il 22 settembre. Se non la smetto subito e non ritorno in carreggiata sarò costretta a rinunciare. Ho ripreso 4 chili. 4. In 7 giorni.

Mi odio.

Ho smesso di allenarmi. Ho smesso di uscire. Sono tornata a casa dei miei. Vado a lavoro. Doccia. Letto. Libri. Binge. Solitudine. Insonnia. Lacrime.

Devo rompere questo orrendo ritorno al passato perchè, no. Non me lo merito. Ho deciso che non me lo merito affatto. E poco importa se sia vero o no. Non voglio odiarmi, non più. Non voglio fare scelte sbagliate a causa di una persona sbagliata.

Volevo chiedere aiuto. Non l'ho fatto. O forse l'ho fatto e non sono stata ascoltata.
Il mio ragazzo mi cerca. Io fuggo.
Fuggo da lui, capito? Dalla mia ancora di salvezza. Perchè lo è. Lo è, io non posso far altro che ringraziarlo per tutto ciò che mi dà ogni santo giorno, e forse, anche se non l'ho ancora capito, o accettato o realizzato, sto fuggendo da lui perchè in un certo senso per ora mi va bene così, mi fa comodo che sia così.

Dove sono finita? Dov'è finita la combattiva, combattente, sportivissima, healthyssima, me? Sotto cumuli di cibo. Sotto cumuli di confezioni vuote. Sotto cumuli di macerie emotive, mattoni di passato, tristezza di grasso, gonfiore, odio per me stessa, dispiacere, delusione, demotivazione.

Oggi avrei dovuto partecipare ad una 6 km vicino a casa. 45 minuti.
45 minuti, 50 al massimo, poi a casa. Nossignore. Io in queste condizioni non esco. Non se la mia pancia arriva prima di me, non se non riesco a vedermi le punte dei piedi, non a far ridere tutti del mio corpo lardoso e grasso.

Ma chi voglio sfidare? Gli altri? Me stessa?

E poi perchè questa cazzutissima idea della maratona? Ma chi cazzo ha detto che posso realizzare un sogno del genere? Ma chi lo dice? Ma a cosa serve poterlo sognare se poi rovino tutto in un nano secondo? Ma cosa mi sono messa in testa? Ma quale maratona?

Ciliegina sulla torta, e forse definitiva soluzione all'intricatissimo caso binge che mi ha colpito quest'ultima settimana: ho la sindrome dell'ovaia policistica. Di nuovo. In forma leggera, ma c'è. Ancora. E questo, vorrebbe dire una sola cosa: niente bambini. Cioè, capito? Forse non potrò MAI avere un bambino. 
E allora, oltre che per il peso c'è da lottare anche per questo?
Ma quando cazzo è che avrò un momento in cui le cose saranno facili e belle anche per me? C'è una cura, ma per ora non la posso fare, prima devo dimagrire "ancora un pò." Ma cosa volete da me? Il sangue?

E lo so che questo desiderio di diventare mamma dovrebbe essere una motivazione in più, una spinta a continuare sulla strada della salute e della ricerca della forma fisica, ma io sono veramente troppo stanca.

Ho 31 anni.
Ho sofferto di bulimia per quasi 18.
Soffro di binge a fasi alterne da quasi 4.
E nonostante tutto l'anno scorso ho perso più di 30 chili.
Ripresi 9 e ributtati giù 5 di cui 4 ripresi questa settimana.
Corro ogni santo giorno, mangio bene. Non bevo, non fumo, non mi drogo. 
Desidero solo un bambino. Solo questo. E nemmeno questo forse potrò avere?
Non ci sto.
Non ci sto più.

Sono troppo arrabbiata.
Troppo arrabbiata anche per reagire?
Non lo so. 
Però una parte di me mi spinge ad agire, a lottare, a crederci ancora.

Solo che in questo momento è la parte più debole...

tornerò...

Buona estate, principesse...


sabato 13 luglio 2013

Tagliare i rami secchi...

Il mio ex si è rifatto vivo via skype dopo quasi 3 anni che non sapevo più nulla di lui.

E' tornato in Italia, da qualche settimana.
Nota per chi non lo sa, anche il mio ex è africano, nigeriano per la precisione, un grande stronzo che ho amato più di chiunque altro, più di qualsiasi altro essere umano presente nell'intero universo, e che poi ha finito per distruggere la mia vita, la mia testa, il mio cuore, il mio corpo. Tutto. Tutta me. Fuori e dentro.

Otto anni belli e brutti. Otto anni in cui non mi sono mai accorta che mi ha usata e quando dico usata dico USATA, intesi?
Otto anni di vita in cui IO ho dato tutto e più di tutto, quello che potevo e anche quello che non avrei potuto. In ogni senso.
LUI ha SOLO preso.
Ma l'ho amato come mai nessuno prima. L'ho amato DAVVERO. Anche troppo. troppo amore, sì.

Lui ora è sposato ed ha una bambina.
Lui sa di Angelo.
Angelo sa tutto di lui. Anche che ci siamo sentiti via skype. Una volta.
Ma non sa delle altre volte.
Ecco, in tutte le altre volte il mio ex mi ha detto che gli manco, che mi pensa, che vorrebbe rivedermi e io dura nella mia posizione e fermamente decisa a non rivederlo... Beh, ecco.. continuava a dirmi frasi carine, parole gentili, ci stavo quasi per ricascare quando all'improvviso se ne esce fuori con un "avrei bisogno di chiederti un favore..." ecco, penso io, adesso mi chiede soldi.. ESATTO! Cioè, dopo tutte quelle moine e belle parole, ha avuto il coraggio, o meglio, la sfacciataggine di chiedermi ben 200 euro. Che io ovviamente mi sono rifiutata di dargli, in tronco.

Eh no, caro!
A momenti non mi chiedi neanche come sto e trovi il coraggio di chiedermi dei soldi? Ma che persona sei?
Beh, forse dovevo premettere che in otto anni mi ha fatto cadere in questa trappola troppe volte, ma io troppo cieca ed innamorata dicevo sempre poverino e pensavo di fare qualcosa che avrebbe alleviato i suoi problemi. Che stupida! Non so nemmeno una cifra esatta, ma tra soldi, regali, aiuti vari tipo spesa alimentare e bollette gli ho lasciato un piccolo tesoretto, mi sa.
E non ho rivisto indietro un centesimo. Anche se ho fatto tutto con il cuore e comunque non li rivorrei, ma poi, quando ho capito che tipo di persona era, è stato davvero troppo tardi... l'ultima volta gli ho perfino pagato il biglietto per tornare a casa perchè mi aveva promesso che sarebbe tornato indietro a sposarmi... brava fessa, Vale. Complimenti. E non è che avessi 15 anni, ne avevo già un bel 26, 27... Ancora più brava fessa!

Mi ha fatto fare delle cose di cui non vado per niente fiera e ancora ne sto pagando le conseguenze, all'insaputa dei miei genitori che se lo vengono a sapere mi diseredano in tronco...

E così, adesso è qui. E vorrebbe incontrarmi. Ed io ho il fondatissimo sospetto che la sua insistenza sia dovuta solo al fatto di essere convinto di avere ancora potere su di me. 
Ma forse non ha capito che io non sono più la bambolina, il burattino nelle sue mani, la sua banca portatile... 
E sopratutto non è che mi metta nemmeno troppo ansia, nè tanto meno voglia di vederlo, che è praticamente pari a zero. E credetemi, mi dispiace pure, visto tutto il mio amore per lui. Ma questa richiesta di soldi ultima mi ha fatto davvero cadere le braccia!
A parte il fatto che ce li avrei pure, non ho la minima intenzione di fare mai più una cosa del genere. L'ho promesso ai miei, ad Angelo, ma sopratutto a me stessa.

Ho solo voglia e bisogno che lui se ne vada, se ne vada da me, definitivamente, perchè mi confonde, mi consuma, mi lacera, mi piega, mi prosciuga le forze, mi fa fare cose che non voglio più fare.
E credo di non poter guarire finchè lui continua a tornare.
Io i rami secchi li devo tagliare definitivamente. Lo vorrei fare, lo faccio anche, forse. Ma poi ricrescono. 
In ogni istante potrebbe tornare a farsi vivo prepotentemente nella mia vita, fisicamente o no. Credo sempre di essermene liberata, ma a volte mi accorgo che non è affatto così. Io voglio poter scegliere. 
E se io scelgo di tagliare con il passato, voglio poterlo fare in libertà, senza sentirmi oppressa.
Chiedo forse troppo?

domenica 7 luglio 2013

Just a Perfect Day...

Ok Principesse... voi siete tutte belle, io sono una racchia. Dato di fatto inconfutabile, verità incontrovertibile. Sono d'accordo con voi.

Ma oggi mi va di postare delle foto perchè è stata la giornata più perfetta in assoluto da un pò di tempo.

Non mi dilungo in racconti noiosi, ma è stata la vigilia di compleanno più bella che abbia mai passato con un uomo meraviglioso, che mi ama e che oggi mi vedeva "bellissima", come mi ha detto credo una decina di volte... e dimostrato, anche...

E' stato un giorno felice. Sì. Lo ammetto. Oggi ero felice. In pace con me stessa e con il resto del mondo.

Per un pò sono tornata ad essere la Vale spensierata di un tempo. E mi è piaciuto. Mi è piaciuto davvero.

(le mie sono praticamente tutte uguali, ma non sapevo quale scegliere... quello più in basso ovviamente è la mia meraviglia di uomo)...


Baci,
V.

sabato 6 luglio 2013

Energia!

Voglio dedicare questo post a tutte voi principesse che mi leggete, dedicando il vostro prezioso tempo a qualcuno che non ha molto di interessante da dire, lo so... Ma il fatto che ci siate mi fa sentire un pò meno sola..

Desidero ringraziare tutte voi che mi seguite da tanto, e tutte voi che vi siete aggiunte da poco. Il mio viaggio continua qui anche grazie a voi, perchè forse avrei mollato anche il blog, perchè infondo, la costanza non era mica il mio forte...

Ma molte cose sono cambiate.
Soprattutto questa settimana è stata una vera prova del nove per vita personale, professionale e sentimentale.

Ciò che più mi ha resa felice è stato aver concluso finalmente i 12 km di corsa continua. 
Certo, 12 km non sono molti, e in vista di una maratona devo almeno arrivare a 15 o 22 entro settembre, ma per una che ne faceva 8-10 fino a poco fa, è un buon progresso. Tanto più che qualcuno si sbalordisce e sgrana gli occhi quando vede una ragazza di 72 chili x 1.68 di altezza, (traete voi le logiche conclusioni della mia evidente cicciottaggine) correre.
Eppure io mi sento così leggera, mentre corro! Eppure sotto un cuore di ciccia c'è tessuto muscolare, c'è vitalità, c'è forza e leggerezza insieme.

Amo correre. 

Con i miei ritmi ed i miei tempi. Ma definitivamente e assolutamente io amo tutto questo.

Sento il mio cuore battere, sento il mio sangue scaldarsi dentro le vene come un motore, sento l'energia pulsarmi dentro e darmi la spinta per fare altri 100, 200, 500 metri... è qualcosa di bello. Di veramente bello. A cui non rinuncerò mai più perchè mi fa stare bene. Bene davvero.
E' qualcosa che ti dà vita, voglia di vivere, energia, amore per te stessa, sfida, sudore, fatica, soddisfazione...

Nulla di lontanamente paragonabile a quello che ti lascia un'abbuffata. 

A me personalmente rimangono la frustrazione, la rabbia, il rimuginare ossessivamente sui motivi reali, nascosti o presunti che mi hanno spinto a farlo senza controllo, lo schifo della pancia tirata e piena, il fallimento per non essere riuscita ad eliminare il tutto, magari; l'idea terribile di dover affrontare la bilancia... Lasciamo perdere, e meno male che è da parecchio, ma proprio tanto che non ho episodi purtroppo degni di nota, e meno male... A parte domenica scorsa che alla fine era stata un pasta al pomodoro decisamente TROPPO abbondante, ma mi rendo conto di aver esagerato consciamente e comunque già da lunedì era tutto smaltito. Inoltre mi sto accorgendo sempre più che mi prendo davvero molta cura del mio aspetto fisico volentieri: non mi mangio più le unghie, per esempio, anzi, te tengo ben curate e metto spesso lo smalto, curo molto i piedi, il corpo in generale, i capelli non ne parliamo, persa come sono tra balsamo, spray protettivo e chissà che altro; ovviamente i denti, che non ho mai trascurato, comunque... 

A lavoro va bene. Tutto molto bene.

L'amore è alle stelle e il mio ragazzo è davvero un Angelo di nome e di fatto. E sopratutto non mi stressa ma anzi mi sostiene, mi lascia il mio tempo per andare a correre e a volte viene addirittura con me!
Mamma quanto lo amo!

Insomma principesse, tutto questo era per dire che è giusto e doveroso guardarsi un attimo intorno, poi rivolgere lo sguardo a se stesse e capire che siamo quello che siamo perchè lo decidiamo noi  stesse.
Siamo noi che abbiamo la chiave del cambiamento, della guarigione o semplicemente del rinnovamento di noi stesse.

ENERGIA!

Buona Giornata, principesse!

mercoledì 3 luglio 2013

Soddisfazioni

Sono esausta.
Ma sono molto soddisfatta.
Ieri sera ho concluso 12 km di corsa in 1 h e 38 minuti.
Sono fiera di me, credo.
Credo...