sabato 28 dicembre 2013

Lasciare le zavorre che mi porto dietro da troppo tempo.
Lasciar andare il peso del dolore che mi ha lacerato l'anima, rovinato l'esistenza, privato di tanta felicità e serenità che avrei potuto provare prima, senza affannarmi a cercare ma semplicemente vivendo ciò che avevo da vivere...
Questo è quello che desidero per il nuovo anno.
Eliminare il peso del mio dolore.

Incassare il colpo.
Accettare.
Elaborare.
Andare oltre.

Peccato che non sia più riuscita a farlo con le cose serie ed importanti... continuo a posticipare ciò che dovrei affrontare davvero con più coraggio e più tenacia.
Non so se lo faccio consapevolmente e cioè per non dover costringermi ad uscire dallo stato di grazia in cui mi trovo in questi ultimi giorni o se inconsciamente metto da parte ciò che mi fa soffrire come a sostenere un'autodifesa che crollerà non appena si dissolverà questa bolla di sapone in cui mi trovo accoccolata.
Bene.
Molto bene.
Un vero spettacolo.
Brava. Bene. Bis.

Quando la mia serenità si dissolverà come neve al sole mi ritroverò col mio didietro per terra e allora sentirò ancora il fiato mancare, sentirò di non essere stata abbastanza brava a resistere, ad andare avanti, a procedere passo passo verso la libertà fisica e mentale che sogno e che desidero. E il tutto mi riporterà indietro ancora una dannata volta ed è proprio ciò che non voglio.

Io devo battere questo malessere. Devo sconfiggere questa insoddisfazione perenne. Devo spezzare questo moto perpetuo che mi riporta agli stessi sbagli. Devo sconfiggere il binge a allora a solo allora sarò in grado di vivere pienamente quella che si può chiamare vita. Vita vera.
Devo. Devo. Devo. Voglio. Voglio. Voglio. Posso. Posso. Posso.
E se sono già stata in grado di farlo lo rifarò. E stavolta farò le cose per bene perchè corro il rischio di non veder realizzato il mio sogno più grande. E questo proprio non voglio che accada. Men che meno per causa mia. Per non riuscire a controllarmi, per non essere in grado di sconfiggere comportamenti autodistruttivi, umiliazioni, bugie, segreti, sotterfugi, scorciatoie, fughe, lamentele, inganni.
Non un giorno ma anni.
Anni persi.
Anni buttati al vento.
Anni passati a rinchiudermi in me stessa e in una stanza.
Anni passati ad odiare e ad odiarmi.
Anni vissuti nel rimpianto, nel dolore, nel senso di colpa, nella mortificazione.
Lacrime tante.
Sorrisi abbastanza. Per lo più fasulli.
Risate poche. Quelle risate cristalline che salgono dal cuore sono ricordi rari e preziosi.

Tutto questo deve finire. Una volta per tutte.
Eh già. Lo so. Starete pensando che l'ho già scritto e ripetuto. Lo so. E magari vi chiederete perchè dovrebbe essere diverso, questa volta?
Beh, perchè stasera ho ricevuto una lezione di vita non indifferente.

Non ne parlerò in questo post e forse non molto presto. Probabilmente mai... non lo so. Troppo delicato da spiegare.
Ma vi assicuro, principesse; i miracoli accadono. Ne ho visto uno con i miei occhi questa sera e mi sono sentita così piccola e ingrata...
Non credo mi lamenterò mai più di nulla e continuerò a lottare per le cose in cui credo. Vi lascio solo con alcune parole che mi sono state dette da una persona meravigliosa che ha lasciato un segno nella mia vita.

Lottare con forza, umiltà e coraggio.
Stringere il presente.
Non smettere di pensare al futuro.
Così hai vinto tu.

Vi auguro di trovare la vostra via, care Principesse.

V.





lunedì 23 dicembre 2013

Moltissime volte mi sono chiesta e mi chiedo che ci faccio qui.
La maggior parte di quelle volte mi sono detta che non ha senso la mia presenza in questo mondo.
Quanto tempo perso. Quanto odio verso me stessa.
Quanto disinteresse. Quanta poca cura. Quanto poco rispetto.
Cosa darei per tornare indietro e ricostruire il mio cammino.
E invece non si può. Si può solo andare avanti ed è esattamente quello che sto facendo...
Oggi qualcuno mi ha chiesto come sto. Ho risposto bene. Come al solito.
E poi me lo sono chiesta di nuovo. Io. Come sto.
E davvero. Davvero. Sono serena. Sono serena. Sono innamorata. Mi sento amata. Mi sento desiderata. Mi prendo tutti i baci, gli abbracci, le carezze, le coccole che mi vengono dati e per una benedetta volta non mi chiedo se me li merito, li prendo e basta. Accetto i complimenti senza dire il mio solito ma va, non è vero...

Non sono felice, la felicità è uno stato d'animo e di vita che non so se raggiungerò mai, probabilmente.
Però sono successe talmente tante cose negative in questo periodo a persone che mi stanno accanto che io non posso davvero permettermi di lamentarmi di nulla in assoluto.
Sono una giovane donna fortunata. Ho un lavoro, una casa, un uomo che mi ama, una famiglia unita e amorevole, un cervello pensante, un corpo funzionante. Io mi devo solo amare, devo avere cura di me, imparare a godere di quello che ho e non accanirmi a volere quello che non ho.
Non è giusto. Non è corretto. Può essere giusto voler lottare per ottenere dei miglioramenti fisici che sogno da una vita, ma Cristo, non posso abusare del mio tempo, del mio corpo e della mia mente perchè mi ritroverei in pezzi e non avrei di certo ottenuto o risolto nulla.

Finalmente non mi sento più sola. E questo è qualcosa di molto, molto importante per me. Ci ho lavorato moltissimo e nonostante ami la solitudine e sia in grado di stare benissimo da sola per parecchio tempo; comincio a percepire l'amore delle persone che veramente lo provano per me e me lo trasmettono. Sto lavorando moltissimo su di me. Con l'aiuto della mia psichiatra stiamo facendo un lavoro che è qualcosa di assurdo e logico allo stesso tempo. Sto sperimentando delle sensazioni nuove. E sto imparando ad affrontare la vita da un altro punto di vista. E' dura, non lo posso negare, ma mi sento forte ogni giorno di più. Mi sento un pò più forte ogni volta che riesco ad affrontare uno dei miei miliardi di demoni... Stiamo facendo un giro lungo, ma in qualche modo gira tutto attorno al mio problema di accettazione fisica e quindi peso eccetera eccetera... sto cercando di estraniarmi da quello che è da sempre il mio punto focale sul quale incanalavo tutte le mie energie... non dico che fosse tutto tempo perso, ma quasi... insomma, voglio dire, sono arrivata dopo i 30 anni a capire certe cose, a fare certe cose e a vedere me stessa in un certo modo che non implichi l'odio verso me stessa...

Ho desiderato per molto tempo e tuttora desidero essere diversa fisicamente. Ma piano piano mi sto rendendo conto che forse è vero per davvero che gli altri vedono qualcosa di diverso in me. Qualcosa che io non vedo perchè non so guardare oltre il mio strato di ciccia, la mia pancetta, le mie smagliature... E vorrei avere veramente il coraggio di guardare oltre.

A presto principesse. Vi auguro un felice Natale.

Baci.

V.

venerdì 6 dicembre 2013

CIAO MADIBA

Nelson Mandela.
Sei stato un uomo di pace.
Un uomo che ha ispirato molti di noi.
Io di certo, sono stata ispirata da te.
Mi hai insegnato a non accettare il mondo per quello che è, ma invece lottare, lottare e credere in ciò che si fa. Portare avanti i propri ideali, il cambiamento, la pace, la fratellanza.

Grande uomo pieno di forza e di amore per il mondo.


martedì 3 dicembre 2013

La serenità dev'essere riuscita a farsi un giretto da queste parti...

Non so quanto durerà.
Un giro di giostra.
Un battito d'ali di farfalla.
Il breve viaggio di una foglia ingiallita che scivola verso terra.
Un fiocco di neve che si scioglie al sole.
Un battito di ciglia.
Un istante.
Poco più.
Poco meno.
Non lo so.
Ma la serenità e la lucidità che mi pervadono in questo momento
 sono prepotenti.
E per una volta
la prepotenza
mi fa bene.
E per una volta
nulla mi tocca, nulla mi scalfisce, nulla mi ferma.
Vivo il presente.
Mi lascio cullare dall'amore che mi viene offerto.
Mi prendo a piene mani
tutto ciò che di bello
questa vita mi ha sempre dato
e che 
non ho mai saputo vedere, capire, accettare.
Finalmente decido che mi merito quello che ho.
Decido di guardare vedendo.
Decido di vivere ogni istante
con l' anima libera
con il cuore aperto
con occhi grandi.
Decido di avere cura di me
del mio uomo
della mia famiglia
del mio amore
della mia serenità
della mia sensibilità
del mio essere donna
del mio mondo intero che è 
così piccolo, ma così intenso e ricco.
E io non lo sapevo.
Non lo capivo.
Non l'ho mai accettato perchè ho sempre creduto
di non meritare nulla di buono di quello che la vita ha da offrirmi.
E invece
da ora
mi amo un pò di più.




venerdì 22 novembre 2013




1. accettare
2. incassare il colpo
3. andare oltre




Questo è quanto dovrei iniziare a fare per le cose che mi fanno male, secondo la mia psichiatra.

Ed io ho cominciato.

C'è solo un piccolissimo particolare: fa male. Fa male da morire. Soprattutto il punto 3. Non ce la faccio ad arrivarci.

Ah, forse dovrei dire da dove ho cominciato... già.

Il mio ex.

E posso dire solo che sono ancora al punto 1. Dopo mille anni sono ancora al punto 1. Questa E' la VERITA'.
Anzi, la verità è che forse sono ancora ad un ipotetico e fantomatico e alquanto assurdo punto ZERO... sto ancora elaborando il trauma della nostra rottura... E lo dico perchè ne sono pienamente stupidamente e assolutamente consapevole, mio Dio.

Ho ancora il coraggio di pensare a lui. Ho ancora il coraggio di dire a me stessa, in un attimo di follia lucida, che se tornasse abbandonerei tutto per stare con lui lottando contro tutto e tutti.

Ma infondo so che non è così. E non perchè tanto non tornerà mai... in realtà è già tornato da un pò... ma io non l'ho visto ancora... e non lo vedrò. Ho deciso di non vederlo e non cambierò idea. Ho deciso di non vederlo perchè mi farebbe male da impazzire. Lo so. Ed io non voglio tornare al mio meraviglioso esaurimento nervoso dell'estate 2010... 

Ho cominciato con lui questa cosa dei 3 passi perchè non ho avuto scampo... ho saputo che è tornato in Italia con sua moglie e la bambina è sono precipitata in uno stato d'ansia davvero assurdo quanto totalmente inaspettato, sinceramente... e questo mi ha fatto capire che non sono affatto ANDATA OLTRE, come credevo... eppure dentro di me c'è un pò di spazio anche per la rabbia e anche un bel pò per il dolore che è stato e rimarrà indelebile ma spero irripetibile... 

Io mi sono presa colpe che non avevo. Responsabilità più grandi di me. E poi bla bla bla e ancora bla bla bla... Ma questi bla bla bla sono stati la MIA VITA. Dedicata a lui. Ero davvero la sua Geisha... io mi sono annullata per lui ma sono così sciocca, dopo tutto, da avere anche il coraggio di ammettere che lo rifarei. Rifarei ogni cosa. Rivivrei ogni singolo attimo. Ero felice. Ero davvero felice ed innamorata. Lo sono stata oltre ogni limite e lo sono stata per molto tempo dopo che ci siamo lasciati. E' stato un momento di sbandamento totale. Un distacco che non ero pronta a dover subire, accettare, incassare, superare. 
Mi chiedo se sono pronta adesso. Se sia questo il momento vero. Il momento di decidere che il passato non può permettersi di interferire con il mio presente e meno ancora con il mio futuro. O meglio... è il momento di decidere che IO non posso permettere a me stessa di continuare a vivere di passato, desideri repressi, segreti inconfessati ed inconfessabili... alla fine, dopo tutto, io desidero vivere la mia storia, la mia vita, il mio amore con l'uomo che amo e che si spera sarà il padre dei miei figli... 
Mi chiedo se non sia davvero arrivato il momento di mettere un punto. un cerotto. un giro di scotch sul cuore e decidermi a curare la ferita con nuovo amore e nuova vita, nuovo cuore. 
Il problema è che la vita ed il cuore sono gli stessi perchè io infondo sono la stessa persona. Sono cambiate molte cose, dentro e fuori di me. Ma io sono sempre io. Sono sempre quella che ha sofferto, lottato, creduto, desiderato, voluto. Sono sempre quella che si è sporcata le mani per prima, ferita per prima. Sono sempre quella che ha messo l'amore per un uomo davanti a tutto e tutti; ed infondo sono ancora così e sarò sempre così, c'è poco da fare. 

Ma se è vero, come dicono, che ciò che non ti uccide ti rende più forte allora accetto anche questa sfida perchè non chiedo altro, infondo: essere sempre un pò più forte. Un pochino di più. Un passo alla volta.

Ho amato tanto quell'uomo. Quell'uomo che era un ragazzino quando ci siamo conosciuti. L'ho amato davvero molto. Siamo cresciuti insieme per un pò, ma poi ho guardato un pò troppo in là, forse... forse ho guardato senza vedere la realtà dei fatti e decidendo intestardendomi che lui era come dicevo io, bellissimo, bravissimo e buonissimo... mah... forse era così all'inizio, ma poi si è rivelato essere un altro tipo di persona, da cui, onestamente, con il senno di poi, forse è meglio stare alla larga... non in tutto, no. Ma in certi aspetti ha saputo lavorare su di me molto bene e ferirmi ancora meglio, diciamo così... Eppure non riesco ad odiarlo... rabbia sì ma odio mai. Non so odiare nessuno, anche se forse ci sarà qualcuno che odia me... 

E' così. Devo passare oltre. Ma mettermi adesso a rimaneggiare il mio cuore mi rende triste e nervosa e io non voglio esserlo, per lo meno per rispetto dell'uomo VERO che mi sta accanto e che sta facendo di tutto per rendermi felice. E ci sta anche riuscendo, cavolo! 

Non sarà che non mi merito nemmeno lui? 

Vorrei credere che per una volta merito di essere felice ma non vorrei neppure essere troppo presuntuosa...


sabato 9 novembre 2013

Care Principesse,
ho qualche problema con il pc da qualche giorno e per riuscire a scrivere questo post sono dovuta accedere al blog in un modo che nemmeno io saprei rispiegare!

Spero che voi stiate bene...

Qui tutto procede anche se in alcuni momenti mi sembra che mi manchi davvero qualcosa... come se non mi sentissi completa. Anzi, a dire il vero non mi ci sento affatto. Anche se il mio ragazzo mi sta vicino io mi sento sempre un pò incompleta, sempre un pò insoddisfatta... sono ingrassata ancora un pò, ma oggi sono andata in palestra e mi sono data da fare. E intendo continuare su questa strada perchè alla fine fa bene alla mia mente sempre sovraffollata di pensieri, problemi, discorsi, sogni, aspettative... Non sono una disillusa e non sono una che si tira indietro ma l'insoddisfazione regna sovrana nonostante il mio impegno per non riempirmi la testa di pensieri negativi... Tra l'altro sto aspettando il ciclo che non arriva... tre giorni di ritardo e nessun sintomo... e intanto la testa vola... come vorrei che fosse vero... 

Beh, allora, prima mentre cercavo disperatamente di aprire per scrivere il mio post ero molto più ispirata... ora purtroppo molto meno perciò mi fermo qui perchè i pensieri girano e girano...

A prestissimo.

Vi abbraccio forte.

V.

martedì 29 ottobre 2013

Per una volta vorrei non pensare, non parlare, non scrivere, non occupare i pensieri con gli argomenti cibo-peso-odio verso me stessa...
Per una volta.
Una soltanto.
E invece il pensiero va sempre lì. Rimane lì. Gira e rigira è sempre e solo lì.
Sul mio peso. Sul mio corpo. Sulla totale incapacità di trovare una sola parte di me che io non detesti e che io non voglia cambiare di me.

Ma stasera forse qualcosa potrebbe essere diverso.
Il mio ragazzo ha fatto una cosa bellissima, ieri. O almeno lo è stata per me.
Mi ha fatto sentire unica, importante e degna di essere amata davvero pensando prima a me che a lui... ecco, insomma, avrete capito il senso... E' stata la prima volta che un uomo ha messo da parte i suoi istinti e ha pensato totalmente a ciò che desideravo io.

Lo amo.
Lo amo alla follia.

E sono felice.
Con lui sono davvero felice.
E me ne rendo sempre conto quando lui non è vicino a me.

E quando la sera finalmente siamo sul divano abbracciati, con le nostre tazze di tè bollente tra le mani, facciamo progetti, condividiamo pensieri, ci confidiamo segreti, ci raccontiamo sogni e desideri; quando appoggia la testa sulla mia spalla e le dita multicolorate delle nostre mani si intrecciano penso a che colore avrà il nostro futuro, la nostra vita, i nostri bambini, le nostre risate, le nostre lacrime, le nostre battaglie, le nostre vittorie, i nostri guai, i nostri sacrifici... beh, è allora che mi dico che IO SONO QUALCUNO.
Io sono qualcuno per qualcun'altro.
Io sono parte di qualcosa che ha un senso.
Io sono io.
E sono anche lui.
Lui è lui.
Ed è anche me.
E noi siamo noi.
Siamo amore.
Siamo un sorriso.
Siamo una lacrima.
Siamo un profumo.
Siamo un odore.
Siamo un cenno.
Siamo un abbraccio.
Siamo un bacio.
Siamo una carezza.
Siamo un sogno.
Siamo un progetto.
Siamo una sconfitta.
Siamo un fallimento.
Siamo una rivincita.
Siamo una battaglia.
Siamo una vittoria.
Siamo un gioco.
Siamo una poesia.
Siamo un uragano.
Siamo un arcobaleno.
Siamo un corpo.
Siamo un' anima.
Siamo amore.
Siamo noi.

E' bello essere noi.
Forse potrà essere bello anche essere me, prima o poi.

Buonanotte principesse.

Grazie di esserci sempre.

mercoledì 23 ottobre 2013

toccare il fondo e ripartire

Questo post sarà doloroso.
La mia vita lo è, in questo momento.
Sono sull'orlo di un precipizio e non so bene se buttarmi giù o risollevarmi un'altra volta.
Sono così stanca. Così incredibilmente stufa di tutto e tutti.
Sono caduta in basso, è proprio il caso di dirlo.
Io ci ho provato. Ci ho provato davvero. Ma nulla è peggio del sentirsi dire, mentre fai un'ecografia pelvica, che le tue cisti ovariche sono ancora lì.
Nulla è cambiato.
E tutto quello che devi fare è "SOLO dimagrire un pò signorina".

E così lo sconforto ha preso il sopravvento e da un paio di settimane altro che dimagrire... ho detto, fatto e vissuto il peggio di me.

Io sono stanca. Stanca di tutto.
Devo dimagrire, ma la mia amica che pesa più di me è già alla sua terza gravidanza.
Devo dimagrire, ma ogni volta che torno dalla palestra sono delusa dalla bilancia che non mi sorride.
Devo dimagrire, ma mangio troppo poco o troppissimo e sono veramente un disastro.

Ecco, di nuovo. Io sono quella del tutto o niente.

E allora voglio dimagrire e sento che sarà meglio entrare ancora nella fase del NIENTE per avere il mio TUTTO.

Ma se faccio la stupida rischio di compromettere il metabolismo e di conseguenza la glicemia eccetera eccetera...

Pazienza.
Attesa.
Perseveranza.

Non mi arrendo.

A questo punto non mi arrendo proprio per niente.

Il mio peso, uno stupido numerino sulla bilancia, la mia mente malata, il mio corpo grasso, le abbuffate che tornano, i digiuni, i lassativi, i clisteri, la tristezza, la trascuratezza, la voglia di solitudine, la depressione... insomma vedo tutto nero... e sono abbastanza scoraggiata, ecco...

Però io non ce la faccio. Non voglio arrendermi. Non posso.

Io so di essere nata per diventare mamma. E ce la farò.

Perciò adesso mi calmo. Mi asciugo le lacrime e mi rimetto a correre verso la mia mèta.

Ho bisogno di crederci, ho bisogno di superare questo trauma che mi fa stare male, malissimo.

E' anche vero che è da poco che stiamo provando seriamente ad avere un bambino, ma a me sembra di morire ogni volta che ci spero e non accade... non lo so...

A volte desidero solo mollare tutto e crogiolarmi in questo mio senso di impotenza e disamore verso me stessa.

Ma altre volte mi chiedo perchè dovrei soccombere a tutto questo dolore?

 Vale ancora la pena lottare per tutto questo?

Baci, Principesse.


lunedì 7 ottobre 2013

ARIA DI RINASCITA

CARE LE MIE PRINCIPESSE!
Sono qui. 
Alla veneranda età di 31 anni ho deciso di voltare pagina di nuovo. Ancora. per l'ennesima volta.

Ho passato un brutto momento e fino a qualche giorno fa ho creduto di essermi perduta per sempre... avevo anche lasciato il mio ragazzo tornando a casa dei miei...

Non voglio entrare nei dettagli ma è una situazione complicata e per superarla ci vorrà tempo, moltissimo lavoro e un'immensità di coraggio.

Ma io ce l'ho. Ho tutto questo. Ho coraggio, voglia di vivere e non ho paura di affrontare le sfide.
Non so il tempo, nel senso che il tempo passa e non è che sia poi così giovanetta, ecco...

Comunque, per tirarmi un pò su ho deciso di cominciare a fare alcune cose che ho sempre rinviato...Ho tagliato i capelli abbastanza corti. Ho ripreso palestra. Ho comperato il mio PRIMISSIMO paio di scarpe con il tacco... sono come queste ma le mie sono beige e sono di finta pelle scamosciata..


E vi dirò, sono anche comode... e non ci cammino nemmeno male...

Beh, ecco, da qualche parte dovevo pur cominciare e direi che un paio di scarpe così sono un buon inizio, vista la mia allergia ai tacchi ha ha.


Ecco, io volevo scusarmi per essere stata molto assente, ma sono davvero piombata in un vortice nero e buio.
Ho rischiato di perdere davvero tutto, sopratutto il mio ragazzo, il mio lavoro con i miei bambini adorati, me stessa...

E invece ho iniziato a pensare che non ha senso desiderare di morire se si desidera ancora di più un giorno dare vita a qualcosa di veramente solo tuo, che hai creato tu con l'uomo che ami.

Ho deciso di non arrendermi e di cominciare una lotta senza esclusione di colpi per me stessa, per la mia vita, per la mia felicità, per il mio uomo.

Per costruire la nostra famiglia.

E io ci credo.

Ci credo davvero. Ho un anno di tempo per sistemare alcune "cosette" importanti per la mia salute e poi possiamo cominciare a provare a costruire le basi per il nostro progetto di vita.

Ho rischiato davvero di perdere il mio uomo per il mio egoismo, per la mia voglia di avere tutto subito, per la mia disperazione quando mi è stato dato un verdetto non definitivo ma comunque brutto, sporco e cattivo. Ho sbagliato, ho pensato solo a me mentre anche lui soffre per me, anche lui vuole combattere con me... e io sono fuggita. Nel vero senso del termine. Sono scappata e sono tornata a casa e cavolo, ho sbagliato. 
Io voglio il mio uomo accanto a me. E' con lui che voglio vivere.

Ho iniziato un percorso incredibilmente faticoso fisicamente e psicologicamente ma posso anche ammettere che sono serena come mai prima. La mia psichiatra, contrarissima ai farmaci, mi sta aiutando tantissimo e la nuova dieta associata alla palestra stanno dando i frutti sperati e anche se ho ancora un bel pò di lavoro da fare, beh, lo faccio con una motivazione nuova, diversa, un pò più ragionata, un pò meno impulsiva, un pò meno rabbiosa, un pò meno ossessionata. Ma continuo a seguire il mio istinto e la mia grinta e continuo a rigare dritto in tutto ciò che faccio. Sono più consapevole, più convinta e più tranquilla.


Principesse, vi adoro, vi leggo e vi penso. Commento sempre molto poco, ma sono aggiornatissima su ognuna di voi.

Notte.

V.

domenica 15 settembre 2013

Care Principesse scusatemi.
Questa cosa del dedicarvi una canzone è passata un pò in secondo piano. La riprenderò al più presto.
Ora ho la testa un pò piena di altri pensieri... Non è proprio quel che si direbbe un buon periodo...
Speriamo che passi...
Ne sono certa. Ma ho anche delle altre cose di cui voglio accertarmi e ci sto mettendo tutto il mio tempo e il mio coraggio.

Tornerò quando starò meglio e saprò vivere in modo decente.
Per ora va davvero male e sono in una forma fisica e mentale pessima perciò non me la sento di stare qui.

A presto.

Vi abbraccio tutte, Principesse.

V.

giovedì 5 settembre 2013

E' da un pò che ho in mente questa cosa... di dedicare una canzone a quelle di voi che mi seguono e mi sono vicine... ho cercato molto su youtube delle canzoni che possano rispecchiare ciò che io percepisco e voglio cominciare con questa: per justvicky. Spero che tu la possa ascoltare... è molto che te la voglio dedicare ma non trovavo un bel video associato. Si intitola Veronica Verrai ed è di parecchi anni fa, ma le parole mi piacciono molto. Spero che piaccia anche a te.
Beh, è per te....

Per tutte voi, spero di trovare presto dei video da dedicarvi, non avrò molto tempo nei prossimi giorni, ma ci proverò... baci a tutte, Principesse!

V.




martedì 3 settembre 2013

Compiti per casa

( lettera alla mamma)

La psichiatra mi ha chiesto di parlare a mia madre dei miei problemi alimentari.
Bene.
Ecco la mia lettera.

La mia malattia si chiama Bulimia Nervosa associata ad un disturbo chiamato B.E.D., sindrome dell'alimentazione compulsivo-emozionale.

Sono una mangiatrice bulimica compulsivo-emozionale.

Questo significa che io non mangio per golosità o perchè ciò che mangio mi piaccia. Anzi, il più delle volte mi fa schifo, altre volte non sento nemmeno il gusto (o il disgusto) di ciò che ingerisco; ma per solitudine, fame di attenzione. Oppure per riempire un vuoto emotivo causato da nervosismo o da delusioni personali. Spesso per senso di inferiorità o di inadeguatezza rispetto agli altri.

Ho mangiato e vomitato per tanti anni, credo circa un quindicina. Non penso se ne sia accorto nessuno in questa casa, in questa famiglia. Ogni. Singolo. Giorno.

Quando ho deciso di smettere sono finalmente riuscita a dimagrire nel modo giusto ma la bella favola è durata solo un paio d'anni. Il tempo di arrivare da 115 a 65 kg.

Dopo quel traguardo ho rovinato tutto con le mie mani solo perchè io volevo arrivare a 60. 55. 50 chili. Che sogno!

Mi sono impegnata. Ci ho lavorato duro. Ma i risultati tardavano ad arrivare nonostante gli sforzi ed i sacrifici ed ho pensato "bene" di ricominciare con vomito-digiuni-abbuffate-rivomito-ridigiuni-lassativi e via, di nuovo nel circolo...

Bella merda. Adesso peso di nuovo 75 kg. Il che non sarebbe nemmeno male, considerando che per tornare a 65 kg non è poi molta la strada da fare. Ma sono spesso depressa e demotivata, nonostante sia in grado di riconoscere che ho molte persone e cose che riempiono la mia vita: un uomo che mi ama ed una famiglia che mi ama e mi protegge, nonostante le incomprensioni.

Ma la bulimia è un inferno. Io mi sento in trappola. Sempre inadeguata, sempre in colpa per qualcosa che posso aver fatto o non fatto, sempre sbagliata, sempre fragile, sempre insicura, inconcludente, indegna di essere amata da qualsiasi essere umano sulla faccia della terra, dell'universo intero. E' per questo che spesso rispondo male o mi chiudo in me stessa: per proteggermi attraverso una corazza, un atteggiamento da dura, forse cattiva, per poter sembrare quasi potente, odiosa, detestabile ed infine stupida agli occhi degli altri così da poter essere snobbata, lasciata sola, isolata.

La psichiatra mi ha chiesto di fare questo compito e cioè di raccontarti il mio inferno quotidiano e farti capire il mio mio mondo di cosa è fatto principalmente.
Vorrei poter riuscire a rendere l'idea il più possibile, ma forse dovrò essere crudelmente realista, quindi se non vuoi continuare a leggere lo capisco.

In ogni caso, ecco quello che vivo ogni singolo giorno: non dormo la notte pensando a dove trovare la forza per non abbuffarmi il giorno/sera seguente. Penso SEMPRE al mio peso. Mi alzo e faccio colazione e arrivata a lavoro o la vomito o rimango digiuna fino alle 2 di pomeriggio. A volte butto anche il pranzo. Altre mangio quello che mi sono preparata e mi compro anche altro e poi vomito ancora, se riesco o se sono da sola a lavoro. Altre volte non succede nulla e tutto procede per un mese o due, sto bene e mi piaccio pure... ma poi qualcosa si rompe ed il cerchio si ricompone con gli stessi rituali e ricomincia il giro...
Calorie da contare
caloria da bruciare
camminare. correre. digiunare. lassativi. vomito.
cosa mangiare. Stare a stecchetto 10 giorni di fila e poi rovinare tutto in una dannata notte.
Piangere.
Piangermi addosso.
Reagire e stancarmi, sfinirmi di attività fisica ed insonnia cronica...

Io penso COSTANTEMENTE al CIBO. Io sono malata. Malata davvero.

Ma questa volta io ne esco. A tutti i costi.

Perchè la vita vera comincia adesso ed io intendo prendermela tutta a piene mani.

Ho sofferto tanto nella vita anche se so che c'è chi vive peggio di me, io a modo mio sono stata molto male e mi sono stancata, ora.

Ho voluto scriverti perchè a parlare non sono brava, a spiegare il mio inferno meno ancora. Non avrei voluto, ma ho dovuto farlo per poter chiudere un capitolo doloroso e vergognoso della mia adolescenza-maturità. Sono adulta, adesso. Ed è ora che io mi comporti come tale.

Mi dispiace di non essere stata e di non essere la figlia ideale. Mi dispiace di averti deluso sotto ogni aspetto. Ma sono ad un giro di boa importante ora, e sto prendendo delle decisioni per la mia vita futura.

Un passo alla volta. Per prima cosa voglio guarire, perchè per troppi anni ho messo la testa sotto la sabbia, il corpo sotto vestiti e maschere fasulli e l'anima ben nascosta dietro falsi sorrisi.

Non voglio essere così. Non sarò più così. Finta, sfuggente, isolata.

C'è una grande forza dentro di me ed io risorgerò come un'araba fenice dalla sue ceneri.

E' giunto il tempo che il bruco diventi farfalla.

Grazie, Cara Mamma. Io ti voglio tanto bene, V.

Dopo di che l'ho imbustata. Ho scritto in pennarello rosso: per la mia mamma. Ho preso le chiavi della sua macchina, ho appoggiato la busta sul cruscotto. Ho chiuso la macchina.
Ho fatto qualche passo e poi sono tornata indietro. Ho riaperto la macchina. Ripreso la busta e l'ho messa nella mia borsa.
Ho salutato la mamma e sono tornata dal mio ragazzo. A casa.

Forse non è il caso che la mamma sappia tutto questo proprio oggi.

Dopo tutto... domani è un altro giorno.

E io sono la solita idiota fifona.

Brava vale, continua così.

Buonanotte principesse.

sabato 31 agosto 2013

Imparare a perdonarsi

A parte i problemi con i disordini alimentari, la parte più difficile della mia vita con cui mi devo confrontare è il mio infinito senso di colpa immotivato e la mia assoluta incapacità di perdonarmi una qualsiasi mancanza, un errore, anche minimo o addirittura inesistente, che si crea nella mia mente solo a causa della mia infinita insicurezza, del mio senso di inadeguatezza.

Mi sento sempre in colpa. Sempre insicura, inferiore, inadeguata, nel posto sbagliato al momento sbagliato, dico cose sbagliate, faccio cose sbagliate, penso cose sbagliate.

E va sempre a finire che mi perdo nei miei pensieri negativi, mi dico ok, sei una merda e resterai una merda. Andiamo avanti. E non mi fermo mai ad analizzare invece aspetti del mio carattere o del mio modo di essere che sono invece buoni e positivi. Le persone attorno a me li vedono, e me lo fanno notare, come sei dolce, stai bene con questo nuovo taglio di capelli, sei adorabile, sei un'amica preziosa e fedele, sei generosa, sei troppo buona e via così... certo, gli altri li vedono perchè è agli altri che mi dedico, è per gli altri che sono come sono. Verso di me non sono affatto gentile. Nei miei confronti sono tutt'altro che generosa e fedele. Chissà perchè quando si fa una promessa a qualcuno si farebbe di tutto pur di mantenerla, mentre se si dice a se stessi che da oggi in poi saremo più indulgenti, ci occuperemo un pò di più del nostro aspetto, del nostro benessere mentale e fisico, beh, dopo un giorno o due ci stanchiamo, rinunciamo. E tutto torna come prima. Forse perchè non siamo in grado di dire NO.
Io non ho mai detto no a nessuno. A lavoro, agli amici, a casa.
Sempre diligente, sempre disponibile, sempre attenta a non dare dispiaceri o delusioni.
E invece, per qualche motivo, per mia madre non ero mai abbastanza ubbidiente, non aiutavo mai troppo in casa, non facevo mai troppo bene i compiti, non suonavo mai troppo bene il piano, non mi allenavo mai troppo seriamente a calcio... non lo so. L'ho odiata molto nei miei anni di adolescente, e ancora oggi non è che abbiamo questo rapporto confidenziale-simil-idilliaco mamma-amica-figlia. Non è mai esistito e mai esisterà, nonostante ci rispettiamo e ci vogliamo bene non siamo mai state in grado di confidarci, di parlarci, di confrontarci. Lei è totalmente sprovvista di tatto. Io scappo se mi dice qualcosa che non voglio sentirmi dire nel modo in cui lo fa lei. Perciò siamo entrambe dalla parte del torto, non lo nego. Per molto tempo mi ha fatto sentire in colpa perchè non ero l'esatta copia di mia sorella. Io uscivo, giocavo a calcio coi maschi, imparavo l'inglese ascoltando la musica, studiavo francese e spagnolo già alle medie, per conto mio. Leggevo, mi interessavo a tutto, facevo domande, costruivo oggetti ed ero molto creativa. Un pò troppo movimentata per i suoi gusti. Sognavo di andare a vivere a Londra e non me l'ha lasciato fare. Ci sono andata molte altre volte in questi ultimi anni e non ha mai e dico mai dimostrato nè detto di aver capito che ha fatto uno sbaglio enorme non lasciandomi andare all'epoca, dopo la maturità, visto che già parlavo in inglese come in italiano già a 15 anni...
Io le voglio molto bene, ma sono veramente dannatamente FELICE di essermene andata di casa. Di non sentirmi il fiato sul collo anche confinata nelle 4 mura della mia stanza.

E mi perdono. Sì. Mi perdono per quello che ho fatto in passato che non andava bene a lei. Mi perdono perchè è andato bene a me.
E vorrei perdonarmi per tutto. Vorrei perdonarmi per il presente. Ma non riesco. Non ancora. Non accetto nulla di me. Non accetto il mio grasso corpo voluminoso ed ingombrante. Non accetto le ricadute pericolose e gravissime degli ultimi 10 giorni. Così come non accetto e non mi perdono di essermi lasciata andare così.
Eppure so che per ricominciare seriamente a prendermi cura di me devo per forza imparare a perdonarmi.

E allora? Che decido di fare?

Per oggi mi perdono un pò. Perchè non voglio stare tutto il giorno imbronciata e di umore nero... ho fatto una passeggiata a passo svelto per un'ora e mezza. Forse anche questo aiuta a perdonarsi... certo che se non mi aiuto io, chi lo farà per me?

Perdonatevi, Principesse. Perdonatevi.




PER DONY: bello il tuo post di giovedì scorso. Spero che l'intervento sia andato bene...





sabato 24 agosto 2013

Credo di essere una persona orribile...

Voi sapete quanto io desideri avere un bambino al più presto...
Mia sorella oggi ha annunciato di aspettare il suo secondo bambino.
Io sono scoppiata a piangere.
Ma era un pianto amaro, invidioso, astioso, rabbioso. Non lo so. Non sono stata felice della notizia nemmeno per un nano secondo.
Sono un essere orribile, lo so. Ma ho appena saputo che anche un'altra mia amica aspetta il suo secondo figlio...

E io?
Perchè io non riesco?
Perchè io non posso?
Perchè mi ripeto che non potrà mai accadermi una gioia così grande?
Per quale dannato motivo non ho pianto di gioia ma di quasi dolore?

Non riesco a dare una spiegazione alla mia reazione.

Non voglio, forse...

Non è giusto proiettare le mie emozioni e sensazioni negative sugli altri, tanto più se gli altri sono mia sorella e un bambino in arrivo...

Dovrei essere felicissima, al settimo cielo... Ma forse il troppo stroppia, e per me questo è troppo, anche se non lo è. Una nuova vita non lo è MAI.

E' solo che io mi sento veramente giù. Con il mio ragazzo abbiamo deciso da tempo che tra qualche mese, a dicembre, smetterò di prendere la pillola. E io sono già piena di paranoie perchè ho paura di non riuscire a rimanere incinta, ho paura che a lavoro la prenderanno male, ho un sacco di pensieri e attraverso tutto questo l'ansia mi divora.

Vorrei solo poter essere quel tipo di persona che è sicura di sè, che vuole e sa come farsi la sua vita... e invece non so affatto farlo perchè mi importa sempre più quello che pensano/vogliono/chiedono gli altri invece di pensare a realizzare/dire/vivere/fare quello che voglio io.

Sono davvero demoralizzata. Ho pianto tutta la mattina, e mi dispiace anche per mia sorella, perchè è logico che sono felice di diventare zia ancora una volta...

Ma io adesso avrei bisogno di una vocina tenera che mi chiamasse MAMMA... .




domenica 18 agosto 2013

Non voglio più andare a letto arrabbiata...

Alla fine il blog non l'ho chiuso.
Semplicemente perchè serve a me.
Sono successe delle cose assurde negli ultimi giorni... 
Un'amica ha perso il suo bambino prima di entrare nell'ultima settimana di gravidanza...
Un amico ha fatto un incidente in moto ed è rimasto paralizzato dal busto in giù...
Il figlio del mio ragazzo si è preso la malaria e non sappiamo bene come comportarci visto che si trova a migliaia di chilometri di distanza...

Io sto così.
Mi alleno.
Mangio bene.
Non mi peso.
Vado avanti.
Non lo so... mi sento bene, ma tutto quello che succede intorno a me mi incupisce, mi rattrista, mi rende più debole e invece vorrei essere ancora la più forte. Quella che ha sempre la parola di incoraggiamento. Quella che ascolta e tace. Quella che apre bocca al momento giusto con il consiglio giusto. Quella che " domani andrà meglio, vedrai". A detta di tutti sono sempre stata così.
E ho sempre saputo essere l'amica di tutti, la confidente, quella su cui puoi DAVVERO sempre contare... Quella che se le dici un segreto sta pur certo che lo tiene per sè. Ed è così... sono una persona affidabile, seria e sincera, sopratutto nelle amicizie. Cosa che per altro non è mai stata ricambiata nei miei confronti, ma questo è un altro discorso... e in amore, beh... in amore, sto con qualcuno solo se so di esserne davvero innamorata (il mio attuale ragazzo ha dovuto aspettare 6 mesi prima di un bacio e quasi un anno prima di andare oltre...). E se sono innamorata divento una gheisha. Rispetto, devozione, fiducia e amore. Anche fisico, certo, perchè no. Anzi, alla fine è importante anche il sesso. Eccome se lo è. Per tanto tempo mi sono negata proprio quella parte a causa del mio fisico sempre inadeguato, immeritevole, orrendo ai miei occhi.
E invece con il mio ragazzo ora mi sento davvero femminile, finalmente una donna in ogni senso.

Comunque.. non mi piace la piega che ha preso il post, perciò lasciamo sospeso questo argomento...

Beh, ecco, volevo riflettere sul quello che ho scritto all'inizio; cioè sulle cose terribili che possono accadere... e pensavo che non voglio più andare a letto arrabbiata con qualcuno, o senza aver detto buonanotte e mamme e papà, senza aver dato un bacio al mio uomo, senza aver detto ciao alla mia nipotina...

Voglio che ogni giorno finisca sempre con il sorriso sulle labbra, così come ogni mattina dovrebbe poter iniziare in ugual modo... Voglio cercare (e possibilmente trovare) un pò di positività e di leggerezza perchè la vita è troppo breve ed imprevedibile per passare il tempo a lamentarsi di quello che non si ha e rischiare di non capire che è in quello che siamo e che abbiamo costruito fin qui che abbiamo gettato le basi per il futuro...

Voglio godermela un pò anch'io, questa vita. 

E cercare di rimanere sulla cresta dell'onda il più possibile.

Buona Vita, Principesse.

V.

mercoledì 14 agosto 2013

Credo che chiuderò il blog... o almeno ne starò lontana per un pò.
Tanto nessuno mi commenta più, mi sento sola anche qui...

Ma forse posso tenerlo per me, per i miei momenti di svago, di auto-aiuto. non so.

Sono un pò confusa e dispiaciuta. Ma forse è così che deve andare.

Alla fine sono sempre, comunque, sola.

Però vi ringrazio per tutto quello che mi avete dato fin qui...

Magari domani sarò più positiva e tornerò a raccontare di me... insomma, non lo so.

Mi sento solo un pò giù...

Ciao Principesse.

V.

lunedì 12 agosto 2013

Bilancio positivo.

E' passata una quindicina di giorni dal mio ultimo peso conosciuto... un pò per scelta un pò per imposizione altrui ho evitato la bilancia... so che non avrei dovuto farlo, ma ho imbrogliato e mi sono voluta pesare, oggi, ha distanza di 15 giorni e a distanza di 7 dall'inizio del nuovo piano food+training che mi è stato preparato dall'allenatrice...

Ebbene: - 4.6 kg in 15 giorni. E senza menate da DCA di nessun tipo. Solo alimentazione sana e sport.

E nonostante tutto sono consapevole che quel numero rappresenta un peso che è ancora troppo alto, lo so benissimo, per questo non lo scrivo... però sono certa di aver preso la decisione giusta e voglio continuare a percorrere questa strada perchè è l'unica che mi ha salvata. Anche la volta che avevo perso 32 kg in un anno era andata esattamente così, perciò non voglio più imbrogliare. Che poi, alla fine, si tratta solo di imbrogliare me stessa, mentire e me stessa, a che pro, poi...

Ovviamente mi costa fatica, sudore e anche qualche lacrima, ma proprio ieri, giorno in cui ho riposato e mi sono concessa una giornata di coccole e amore con il mio ragazzo, mi sono resa conto di una cosa importante... avrò anche la cellulite, le braccia poco toniche, dei chili in più da smaltire, tutti i difetti del mondo. Ma qualcuno mi ama, mi stringe a sé, si addormenta sul mio seno, mi bacia con passione, mi cerca e mi desidera, mi rispetta e mi stimola a cambiare quel che non amo di me ma senza eccessi. 

Ho un uomo vero. Un uomo sincero, onesto, sensibile, amorevole, appassionato...
Ho creduto di non meritarmelo. Ma cavolo. No.
Invece no.
Io me lo merito eccome.
Io merito questo amore, questo uomo, questi momenti di felicità assoluta che non voglio mai più vivere con il tormento dentro perchè non capisco che motivo possa avere per aver scelto me. Niente affatto.
Le paranoie sono finite.
Io NON mi piaccio così come sono, lo ammetto.
Ma c'è modo e modo di vedere le cose. E anche di imparare a viverle.
Mi alzo ogni mattina con il sorriso e affronto la giornata con sicurezza e voglia di vivere, amo la mia vita, il mio ragazzo e quello che sono riuscita a migliorare di me fisicamente e caratterialmente lo devo in parte a me stessa e in parte a lui.
Non passerò MAI PIU' il tempo a dirmi che sono una obesa di merda, che faccio schifo, che non merito di stare al mondo a causa del mio corpo lardoso e grasso.
Non perderò tempo davanti allo specchio a lamentarmi, a dirmi che devo fare qualcosa e poi posticipare come ogni volta con i soliti "da domani si parte".
Se lui vuole me, mi ha scelta, mi fa sentire protetta, amata, desiderata fin dal momento in cui ci siamo conosciuti (e lì ero VERAMENTE obesa), beh, ecco, significa che mi sono meritata di averlo nella mia vita e mi sento assolutamente benedetta e fortunata per tutto quello che siamo e che stiamo costruendo insieme.

Nella notte di San Lorenzo, che ho dovuto spiegargli perchè, parole sue: "in 11 anni che vivo in Italia non ha mai trovato una donna che me lo abbia spiegato"; ha candidamente ammesso, come se fosse la cosa più naturale del mondo, che se avesse visto una stella cadente avrebbe desiderato chiedere di poter avere un bambino da me perchè è l'unica cosa che gli manca.
Eravamo mano nella mano sul suo-ormai-nostro terrazzo e sinceramente non ne abbiamo vista nemmeno una, ma abbiamo fatto l'amore come si avessimo bisogno di fare in modo che tutto questo accadesse proprio lì, in quella notte... e allora siamo diventati due stelle noi, e avrei voluto che potesse essere davvero la notte dei desideri...

Care principesse,
vi leggo e vi seguo sempre ma non ho la testa per commentare... scusate.

A presto,
V.




martedì 6 agosto 2013

LET'S GET IT STARTED.

Ebbene sì. Ho cominciato.
E stavolta faccio le cose sul serio.

Pianificare i pasti.
Non azzardarmi a saltarne nemmeno uno.
Frutta. Verdura. Proteine vegetali e animali (ma io solo yogurt bianco, ricotta, fiocchi di latte, uova e pesce). Carboidrati integrali nelle giuste quantità.
Andare a letto presto.
Buttare la bilancia. Cioè pesarmi una volta al mese... (help)
Alzarsi alle 5 del mattino.
Allenarsi al mattino cardio leggera (totale 2 ore di resistenza, ma a volte farò di più)
Allenarsi alla sera. Mezzora pesi e un'ora cardio più intensa.(2 volte a settimana aumentare cardio).
Tornare in palestra quando le giornate si accorceranno sarà inevitabile...

E questo non lo dico io.
Lo dice la mia coach.

Esatto. Ho un'insegnante. Insegnante che ha 55 anni ed è più vitale e piena di vita di me che ne ho più di venti in meno...
Ho avuto una bella conversazione con lei domenica e ieri abbiamo, ho, cominciato questo percorso.
Abbiamo stabilito obiettivi intermedi ed obiettivi importanti per me, non solo in numeri ma anche in priorità di vita, scelte, desideri.

Su suo suggerimento, molto saggio devo ammettere, ho optato per una maratona di 8 km per cominciare, e non sarà a settembre ma ad ottobre. Bene, avrò più tempo per allenarmi e perdere peso e distribuirlo in modo un pò più armonioso nel mio corpo.

Non ci sono pilloline magiche, ho messo tutto al bando.
Ci siamo solo io, il mio ipod, le mie gambe, le mie braccia, ogni centimetro del mio corpo, ogni fibra, ogni capillare, ogni singola cellula di me stessa vuole cambiare vita con tutto il cuore.

E lo farò. Sarà lunga, la strada, ma lo farò.

Intanto è da domenica che non ho attacchi di binge, anche se il pensiero è comunque sempre e costantemente sul cibo.


Non ci posso fare niente: lavoro e penso al pranzo o alla cena a seconda del momento della giornata che vivo. Corro e penso alle calorie ingerite, quelle bruciate e quelle che recupererò a causa del prossimo pasto post workout (ATTENZIONE) obbligatorio...
Se qualcuno mi invita ad uscire cerco di evitare ma se proprio non posso entro nel panico provando e riprovando diversi outfit e puntualmente non me ne va bene uno che sia uno e poi mi sento sempre a disagio: oddio mi si vede la pancia, oddio il rotolino, oddio la gonna no che ho i polpacci grossi. E via così...

Migliorerà con il tempo, spero.

A presto, principesse.

Abbiate cura di voi.

V.



domenica 4 agosto 2013

I CAN DO IT. AND I WILL.

Ho deciso di dare un senso nuovo al dimagrimento che voglio ottenere...
Mi spiego.

Ho avuto un incontro con una terapeuta specializzata in problemi comportamentali legati al cibo.
Ho fatto con lei una seduta di ipnosi e ne sono risultate cose sconvolgenti e strabilianti al tempo stesso.

Io ho una possibilità vera. Ma ho anche deciso che questa è l'ultima che mi do. Perciò, o la va o la spacca. Ed io voglio spaccare veramente stavolta. In senso buono, ovviamente.

Questa dottoressa è una donna meravigliosa, ha avuto problemi di DCA quando era ragazza (Anoressia e bulimia) e attraverso una terapia non solo è guarita, ma ne ha sviluppato altri concetti e tecniche per aiutare chi soffre di questi mali terribili.

Forse è solo perchè anche lei ci è passata che ho deciso di fidarmi... non saprei... è che è stata così convincente... Insomma, ho accettato di fare una ipnosi regressiva.
Sono saltate fuori molte cose legate al passato, ma recentissimo, devo dire... io credevo che avrei scavato più in fondo, ma non è stato così...
In realtà so bene che parte tutto da molto tempo fa, sono passati oramai più di 15 anni. Però lei dice che la mia mente ha focalizzato e ben immagazzinato i ricordi, le emozioni ed il vissuto antecedente fino all'età di 16 anni per non far rinvenire più nulla alla luce e dovrò lavorarci su... Per il passato meno remoto, diciamo così, invece è stato più facile rivangare, risentire, rivivere le emozioni provate, nonostante la fatica e la difficoltà. In un'ora di registrazione le ho rivelato particolari e dettagli che non avrei voluto diventassero suoi e che non avevo mai condiviso prima...
Mi sono risentita parlare di me, del mio ex, (immancabile, eh?), della mia famiglia... E poi, da "sveglia" abbiamo ripercorso gli argomenti che ho esposto sotto ipnosi....

E' un discorso lungo e complicato e potrebbe risultare noioso perciò evito, ma magari, in qualche post potrei tornarci...

Mi ha dato dei consigli utili e mi ha affidato ad un collaboratore che lavorerà assieme alla mia nutrizionista per il piano cibo.

Ho alcune regole base da rispettare, però...
Alcune facili altre abbastanza impossibile, ma per guarire dal binge questo ed altro, direi.

Devo buttare la bilancia. Tasto doloroso. Ma l'ho già fatto, consegnata al mio ragazzo che non so dove l'abbia messa. A casa dei miei la mia non c'è già più da quando sono andata via.

Devo fare REGOLARMENTE 5 pasti al giorno cascasse il mondo.

Devo fare attività fisica NON STRESSANTE ogni giorno.

Devo uscire di casa vestita bene, truccata, pettinata e profumata cercando di fare tutto ciò senza sentirmi in dovere verso gli altri ma solo per me stessa. ehm... sì. brava dottoressa, come farò?

Devo andare al mare almeno un giorno in costume. No way.

E altre cose che mi saranno illustrate nel corso del tempo...

Bene.

Dovrò impegnarmi per fare tutto questo. Non da ultimo è necessario che impari ad andare a letto presto e che dorma almeno 6 ore per notte.. sarebbe un gran traguardo per me che ne dormo solo due o tre ad intervalli ormai da anni...

Insomma, modifiche, modifiche, modifiche.
Cambiamenti, cambiamenti, cambiamenti.

Ma accetto la sfida.

POSSO FARLO. E LO FARO'.

Non importa che mi si creda o no.
Mi sono data questa ultima possibilità. Se fallisco anche questo lascerò perdere per sempre.

Ma io dal binge mi voglio tirare fuori, così come ho smesso di vomitare e sono uscita dalla bulimia, farò tutto ciò che è in mio potere per salvarmi la vita. Perchè di questo si tratta, alla fine...

Salvare la mente.
Salvare la vita.
Avere un bambino e vivere bene accanto a qualcuno che mi ama.

E voi, principesse, fidatevi, in questo mondo c'è qualcuno, un dannatissimo qualcuno, che vi ama. Fidatevi di voi, del vostro istinto.

Capirete, prima o poi, che quel qualcuno vi salverà la vita.

Baci, Principesse.





giovedì 1 agosto 2013

MESSAGGE TO MY PRINCESSES..

Grazie a chi mi sta vicina.

A tutte voi principesse. Una ad una.

A Justvicky: poesia che mi sferza il cervello, il tuo commento al mio ultimo post. Come sempre, del resto... Grazie tesoro, il fuoco si è riacceso.

A Dony, che non mi ha scritto nè commentato, ma ho letto il suo post di mercoledì.
E' un insegnamento. Una ispirazione, un avvertimento, un consiglio, un ammonimento prima che sia troppo tardi per imparare ad ascoltarsi, a sentirsi, ad amarsi.

Esame di coscienza in corso.

I'll be back soon...

GRAZIE, MIE PRINCIPESSE. Davvero di cuore.

martedì 30 luglio 2013

Sta andando tutto a rotoli per colpa del cibo.
Sto mettendo in discussione e quindi a repentaglio anche il mio amore, la mia famiglia, il mio lavoro e la corsa per lasciarmi andare a questo male.
Solitudine e cibo.
Rifugio e peccato.
Voglio tornare in me, ma in questo momento sembra più facile lasciarmi cullare dall'onda del male. Consapevole o no.
Ho ripreso peso. Sto perdendo tempo dietro al passato che ritorna. E non voglio trovare la forza di rimettermi in carreggiata. O forse voglio ma mi arrendo al primo ostacolo dimenticando i traguardi, i progressi, le temporanee guarigioni, le ricadute minime e tutto sommato accettabili, le risalite piene di fatica ripagata...sto dimenticando tutto. In nome di un passato che mi vuole ancorata a sé indissolubilmente, a guardare indietro, a vivere di eccessi e privazioni, a credere che ancora qualcosa possa cambiare ma ritrovarmi a pensare che non valga più la pena. Che sono destinata a rimanere una perdente, una con tanti sogni e poche concretezze. Una inconcludente che nemmeno davanti al desiderio di un figlio riesce ad impegnarsi per ottenere un corpo ed una mente sani e forti ma abbastanza snelli ed armoniosi da poter fronteggiare e in seguito superare una gravidanza desiderata, voluta e cercata. E ottenere una fisicità altrettanto desiderata, voluta e cercata.
Forse non ci credo più come all'inizio.
Forse non ci lavoro più su come si deve.
Ma di una cosa sono certa.
La luce del desiderio è ancora lì, da qualche parte, accesa e flebile, come il lumino di Geppetto che cerca Pinocchio nella pancia della balena.
Vorrei solo non sentirmi io quella balena ma per una volta essere l'esile e graziosa fatina che esaudisce non quelli degli altri ma il suo più grande e unico desiderio.

lunedì 22 luglio 2013

Il passato è un baule in soffitta, pieno zeppo di oggetti, alcuni importanti, altri del tutto inutili. Preferisco tenerlo chiuso, ma si apre al minimo soffio di vento, di sua iniziativa, e prima che lo scopra, i suoi pezzi si spargono. Li ho rimessi a posto. Uno per uno. I ricordi, belli e brutti, ma il baule continua ad aprirsi quando meno me lo aspetto.


Ora basta.
Ora è davvero finita.
Sarà la milionesima volta che lo dico.
Sarà la milionesima volta che ricomincio.

Ora basta.
Deve cambiare. 
Devo cambiare.
E deve durare.
E durerà.

Voglio che sia così.
E farò in modo che sia così.

Ieri il mio ragazzo è stato meraviglioso... è venuto a prendermi... cioè... ero a casa dei miei che ora non ci sono e ad un certo punto ho visto la sua chiamata, ho risposto quasi in malo modo e lui mi dice semplicemente che dovrei per favore aprirgli il cancello... ed io esco, ancora con gli occhi umidi di lacrime, disfatta, con i capelli appicicaticci e sudati, vestita da casa, sciatta che più sciatta non si può, il cuore che mi batte a mille e lui lì. Che mi guarda da dietro i suoi occhiali da sole con il suo sorriso che illumina il mondo e mi dice: "sorpresa. ciao amore".
E io muoio, mi tuffo nelle sue braccia e piango, piango come una bambina capricciosa, ma di un pianto nervoso, assurdo, insistente, quasi egoista... e lui mi abbraccia forte e mi dice che non devo più, mai più, dire quelle orribili parole che ho detto sabato sera al telefono... cioè che avrei desiderato morire...

Sono rimasta a casa dei miei, mi prendo ancora qualche giorno, poi torno da lui. 

Oggi ho mangiato bene. E ho fatto una bella passeggiata verso sera, dopo lavoro.

Forse è così che si ricomincia.

E allora ricominciamo.

domenica 21 luglio 2013

settimana pessima

A causa del mio ex, sono ripiombata nella depressione più nera.

Ho commesso molti errori e cosa peggiore sono ricaduta in un vorticoso binge inarrestabile, complice anche il ciclo arrivato in anticipo.

Altro che maratona il 22 settembre. Se non la smetto subito e non ritorno in carreggiata sarò costretta a rinunciare. Ho ripreso 4 chili. 4. In 7 giorni.

Mi odio.

Ho smesso di allenarmi. Ho smesso di uscire. Sono tornata a casa dei miei. Vado a lavoro. Doccia. Letto. Libri. Binge. Solitudine. Insonnia. Lacrime.

Devo rompere questo orrendo ritorno al passato perchè, no. Non me lo merito. Ho deciso che non me lo merito affatto. E poco importa se sia vero o no. Non voglio odiarmi, non più. Non voglio fare scelte sbagliate a causa di una persona sbagliata.

Volevo chiedere aiuto. Non l'ho fatto. O forse l'ho fatto e non sono stata ascoltata.
Il mio ragazzo mi cerca. Io fuggo.
Fuggo da lui, capito? Dalla mia ancora di salvezza. Perchè lo è. Lo è, io non posso far altro che ringraziarlo per tutto ciò che mi dà ogni santo giorno, e forse, anche se non l'ho ancora capito, o accettato o realizzato, sto fuggendo da lui perchè in un certo senso per ora mi va bene così, mi fa comodo che sia così.

Dove sono finita? Dov'è finita la combattiva, combattente, sportivissima, healthyssima, me? Sotto cumuli di cibo. Sotto cumuli di confezioni vuote. Sotto cumuli di macerie emotive, mattoni di passato, tristezza di grasso, gonfiore, odio per me stessa, dispiacere, delusione, demotivazione.

Oggi avrei dovuto partecipare ad una 6 km vicino a casa. 45 minuti.
45 minuti, 50 al massimo, poi a casa. Nossignore. Io in queste condizioni non esco. Non se la mia pancia arriva prima di me, non se non riesco a vedermi le punte dei piedi, non a far ridere tutti del mio corpo lardoso e grasso.

Ma chi voglio sfidare? Gli altri? Me stessa?

E poi perchè questa cazzutissima idea della maratona? Ma chi cazzo ha detto che posso realizzare un sogno del genere? Ma chi lo dice? Ma a cosa serve poterlo sognare se poi rovino tutto in un nano secondo? Ma cosa mi sono messa in testa? Ma quale maratona?

Ciliegina sulla torta, e forse definitiva soluzione all'intricatissimo caso binge che mi ha colpito quest'ultima settimana: ho la sindrome dell'ovaia policistica. Di nuovo. In forma leggera, ma c'è. Ancora. E questo, vorrebbe dire una sola cosa: niente bambini. Cioè, capito? Forse non potrò MAI avere un bambino. 
E allora, oltre che per il peso c'è da lottare anche per questo?
Ma quando cazzo è che avrò un momento in cui le cose saranno facili e belle anche per me? C'è una cura, ma per ora non la posso fare, prima devo dimagrire "ancora un pò." Ma cosa volete da me? Il sangue?

E lo so che questo desiderio di diventare mamma dovrebbe essere una motivazione in più, una spinta a continuare sulla strada della salute e della ricerca della forma fisica, ma io sono veramente troppo stanca.

Ho 31 anni.
Ho sofferto di bulimia per quasi 18.
Soffro di binge a fasi alterne da quasi 4.
E nonostante tutto l'anno scorso ho perso più di 30 chili.
Ripresi 9 e ributtati giù 5 di cui 4 ripresi questa settimana.
Corro ogni santo giorno, mangio bene. Non bevo, non fumo, non mi drogo. 
Desidero solo un bambino. Solo questo. E nemmeno questo forse potrò avere?
Non ci sto.
Non ci sto più.

Sono troppo arrabbiata.
Troppo arrabbiata anche per reagire?
Non lo so. 
Però una parte di me mi spinge ad agire, a lottare, a crederci ancora.

Solo che in questo momento è la parte più debole...

tornerò...

Buona estate, principesse...


sabato 13 luglio 2013

Tagliare i rami secchi...

Il mio ex si è rifatto vivo via skype dopo quasi 3 anni che non sapevo più nulla di lui.

E' tornato in Italia, da qualche settimana.
Nota per chi non lo sa, anche il mio ex è africano, nigeriano per la precisione, un grande stronzo che ho amato più di chiunque altro, più di qualsiasi altro essere umano presente nell'intero universo, e che poi ha finito per distruggere la mia vita, la mia testa, il mio cuore, il mio corpo. Tutto. Tutta me. Fuori e dentro.

Otto anni belli e brutti. Otto anni in cui non mi sono mai accorta che mi ha usata e quando dico usata dico USATA, intesi?
Otto anni di vita in cui IO ho dato tutto e più di tutto, quello che potevo e anche quello che non avrei potuto. In ogni senso.
LUI ha SOLO preso.
Ma l'ho amato come mai nessuno prima. L'ho amato DAVVERO. Anche troppo. troppo amore, sì.

Lui ora è sposato ed ha una bambina.
Lui sa di Angelo.
Angelo sa tutto di lui. Anche che ci siamo sentiti via skype. Una volta.
Ma non sa delle altre volte.
Ecco, in tutte le altre volte il mio ex mi ha detto che gli manco, che mi pensa, che vorrebbe rivedermi e io dura nella mia posizione e fermamente decisa a non rivederlo... Beh, ecco.. continuava a dirmi frasi carine, parole gentili, ci stavo quasi per ricascare quando all'improvviso se ne esce fuori con un "avrei bisogno di chiederti un favore..." ecco, penso io, adesso mi chiede soldi.. ESATTO! Cioè, dopo tutte quelle moine e belle parole, ha avuto il coraggio, o meglio, la sfacciataggine di chiedermi ben 200 euro. Che io ovviamente mi sono rifiutata di dargli, in tronco.

Eh no, caro!
A momenti non mi chiedi neanche come sto e trovi il coraggio di chiedermi dei soldi? Ma che persona sei?
Beh, forse dovevo premettere che in otto anni mi ha fatto cadere in questa trappola troppe volte, ma io troppo cieca ed innamorata dicevo sempre poverino e pensavo di fare qualcosa che avrebbe alleviato i suoi problemi. Che stupida! Non so nemmeno una cifra esatta, ma tra soldi, regali, aiuti vari tipo spesa alimentare e bollette gli ho lasciato un piccolo tesoretto, mi sa.
E non ho rivisto indietro un centesimo. Anche se ho fatto tutto con il cuore e comunque non li rivorrei, ma poi, quando ho capito che tipo di persona era, è stato davvero troppo tardi... l'ultima volta gli ho perfino pagato il biglietto per tornare a casa perchè mi aveva promesso che sarebbe tornato indietro a sposarmi... brava fessa, Vale. Complimenti. E non è che avessi 15 anni, ne avevo già un bel 26, 27... Ancora più brava fessa!

Mi ha fatto fare delle cose di cui non vado per niente fiera e ancora ne sto pagando le conseguenze, all'insaputa dei miei genitori che se lo vengono a sapere mi diseredano in tronco...

E così, adesso è qui. E vorrebbe incontrarmi. Ed io ho il fondatissimo sospetto che la sua insistenza sia dovuta solo al fatto di essere convinto di avere ancora potere su di me. 
Ma forse non ha capito che io non sono più la bambolina, il burattino nelle sue mani, la sua banca portatile... 
E sopratutto non è che mi metta nemmeno troppo ansia, nè tanto meno voglia di vederlo, che è praticamente pari a zero. E credetemi, mi dispiace pure, visto tutto il mio amore per lui. Ma questa richiesta di soldi ultima mi ha fatto davvero cadere le braccia!
A parte il fatto che ce li avrei pure, non ho la minima intenzione di fare mai più una cosa del genere. L'ho promesso ai miei, ad Angelo, ma sopratutto a me stessa.

Ho solo voglia e bisogno che lui se ne vada, se ne vada da me, definitivamente, perchè mi confonde, mi consuma, mi lacera, mi piega, mi prosciuga le forze, mi fa fare cose che non voglio più fare.
E credo di non poter guarire finchè lui continua a tornare.
Io i rami secchi li devo tagliare definitivamente. Lo vorrei fare, lo faccio anche, forse. Ma poi ricrescono. 
In ogni istante potrebbe tornare a farsi vivo prepotentemente nella mia vita, fisicamente o no. Credo sempre di essermene liberata, ma a volte mi accorgo che non è affatto così. Io voglio poter scegliere. 
E se io scelgo di tagliare con il passato, voglio poterlo fare in libertà, senza sentirmi oppressa.
Chiedo forse troppo?

domenica 7 luglio 2013

Just a Perfect Day...

Ok Principesse... voi siete tutte belle, io sono una racchia. Dato di fatto inconfutabile, verità incontrovertibile. Sono d'accordo con voi.

Ma oggi mi va di postare delle foto perchè è stata la giornata più perfetta in assoluto da un pò di tempo.

Non mi dilungo in racconti noiosi, ma è stata la vigilia di compleanno più bella che abbia mai passato con un uomo meraviglioso, che mi ama e che oggi mi vedeva "bellissima", come mi ha detto credo una decina di volte... e dimostrato, anche...

E' stato un giorno felice. Sì. Lo ammetto. Oggi ero felice. In pace con me stessa e con il resto del mondo.

Per un pò sono tornata ad essere la Vale spensierata di un tempo. E mi è piaciuto. Mi è piaciuto davvero.

(le mie sono praticamente tutte uguali, ma non sapevo quale scegliere... quello più in basso ovviamente è la mia meraviglia di uomo)...


Baci,
V.

sabato 6 luglio 2013

Energia!

Voglio dedicare questo post a tutte voi principesse che mi leggete, dedicando il vostro prezioso tempo a qualcuno che non ha molto di interessante da dire, lo so... Ma il fatto che ci siate mi fa sentire un pò meno sola..

Desidero ringraziare tutte voi che mi seguite da tanto, e tutte voi che vi siete aggiunte da poco. Il mio viaggio continua qui anche grazie a voi, perchè forse avrei mollato anche il blog, perchè infondo, la costanza non era mica il mio forte...

Ma molte cose sono cambiate.
Soprattutto questa settimana è stata una vera prova del nove per vita personale, professionale e sentimentale.

Ciò che più mi ha resa felice è stato aver concluso finalmente i 12 km di corsa continua. 
Certo, 12 km non sono molti, e in vista di una maratona devo almeno arrivare a 15 o 22 entro settembre, ma per una che ne faceva 8-10 fino a poco fa, è un buon progresso. Tanto più che qualcuno si sbalordisce e sgrana gli occhi quando vede una ragazza di 72 chili x 1.68 di altezza, (traete voi le logiche conclusioni della mia evidente cicciottaggine) correre.
Eppure io mi sento così leggera, mentre corro! Eppure sotto un cuore di ciccia c'è tessuto muscolare, c'è vitalità, c'è forza e leggerezza insieme.

Amo correre. 

Con i miei ritmi ed i miei tempi. Ma definitivamente e assolutamente io amo tutto questo.

Sento il mio cuore battere, sento il mio sangue scaldarsi dentro le vene come un motore, sento l'energia pulsarmi dentro e darmi la spinta per fare altri 100, 200, 500 metri... è qualcosa di bello. Di veramente bello. A cui non rinuncerò mai più perchè mi fa stare bene. Bene davvero.
E' qualcosa che ti dà vita, voglia di vivere, energia, amore per te stessa, sfida, sudore, fatica, soddisfazione...

Nulla di lontanamente paragonabile a quello che ti lascia un'abbuffata. 

A me personalmente rimangono la frustrazione, la rabbia, il rimuginare ossessivamente sui motivi reali, nascosti o presunti che mi hanno spinto a farlo senza controllo, lo schifo della pancia tirata e piena, il fallimento per non essere riuscita ad eliminare il tutto, magari; l'idea terribile di dover affrontare la bilancia... Lasciamo perdere, e meno male che è da parecchio, ma proprio tanto che non ho episodi purtroppo degni di nota, e meno male... A parte domenica scorsa che alla fine era stata un pasta al pomodoro decisamente TROPPO abbondante, ma mi rendo conto di aver esagerato consciamente e comunque già da lunedì era tutto smaltito. Inoltre mi sto accorgendo sempre più che mi prendo davvero molta cura del mio aspetto fisico volentieri: non mi mangio più le unghie, per esempio, anzi, te tengo ben curate e metto spesso lo smalto, curo molto i piedi, il corpo in generale, i capelli non ne parliamo, persa come sono tra balsamo, spray protettivo e chissà che altro; ovviamente i denti, che non ho mai trascurato, comunque... 

A lavoro va bene. Tutto molto bene.

L'amore è alle stelle e il mio ragazzo è davvero un Angelo di nome e di fatto. E sopratutto non mi stressa ma anzi mi sostiene, mi lascia il mio tempo per andare a correre e a volte viene addirittura con me!
Mamma quanto lo amo!

Insomma principesse, tutto questo era per dire che è giusto e doveroso guardarsi un attimo intorno, poi rivolgere lo sguardo a se stesse e capire che siamo quello che siamo perchè lo decidiamo noi  stesse.
Siamo noi che abbiamo la chiave del cambiamento, della guarigione o semplicemente del rinnovamento di noi stesse.

ENERGIA!

Buona Giornata, principesse!

mercoledì 3 luglio 2013

Soddisfazioni

Sono esausta.
Ma sono molto soddisfatta.
Ieri sera ho concluso 12 km di corsa in 1 h e 38 minuti.
Sono fiera di me, credo.
Credo...

domenica 30 giugno 2013

oggi ho fatto (solo un pò) schifo.
Ma domani è sicuramente un altro giorno.
Punto.

Buon Inizio Settimana, principesse.

sabato 29 giugno 2013


Sono tornata dalla biblioteca venerdì sera con questo libro tra le mani.
Forse molte di voi lo avranno anche letto o ne avranno sentito parlare.
Ho letto qualche pagina e subito mi è tornata alla mente la vecchia me. Esattamente com'ero, cosa facevo, come mi difendevo dalla vita.

E' un libro molto toccante, molto introspettivo, credo, ma ovviamente dipende dai punti di vista e il mio e il punto di vista di una ex-obesa e attraverso questo libro mi sto rispecchiando e rituffando nel mio passato di obesa patologica, di malata di bulimia prima e binge poi.
Ad ogni parola che leggo, ad ogni virgola, ad ogni episodio narrato mi si imprime nel cervello un'immagine di come è stata la mia vita quando ero in condizioni di salute fisica ed emotiva pessime a causa del mio stato di obesa di primo grado.

Ricordo ancora (forse anche troppo) vividamente ogni lacrima causata dalla cattiveria della gente, ogni volta che mi sono fermata davanti ad un supermercato, fatto la spesa di schifezze per poi, come un robot eseguire meccanicamente il rituale abbuffata-vomito-corsa estenuante-digiuno.
Ogni volta che mi sono sentita e sono effettivamente stata emarginata dai miei compagni di classe o cosiddetti amici, ogni volta che ferma davanti ad una vetrina ho finto di guardarne ammirata la merce esposta e di non sentire i commenti dei passanti alle mie spalle...

Mai più.
L'avevo promesso a me stessa e in quella condizione non ci sono più tornata, nonostante sia rimasta leggermente in sovrappeso.
Ma ancora per poco, cara Vale, molto poco tempo. Perchè io ritornerò al mio cosidetto peso forma di 68 kg e poi tenterò di scendere ai 65-63, quando riuscirò.

Mai più.
Ma non perchè lo dicono gli altri, non perchè mi sento continuamente sotto esame. Forse gli ultimi due mesi sono stati rivelatori di un cambio di rotta totale della mia vita personale e alimentare.
Questo libro non è che uno dei tanti appigli che utilizzo per sentirmi ancorata a delle convinzioni che basta un nulla per far crollare.
Ma io mi piego ma non mi spezzo.
Non lo accetto più.
Da lunedì sono veramente partita bene e sta continuando bene. Ho cambiato alimentazione ancora una volta, mangio ogni 3 ore tassativamente, tutti i pasti sono organizzati e distribuiti nell'arco della giornata in modo da non avere altro da fare che aprire il frigo e cercare quello che è pronto per me o aprire la mia borsa termica e trovare alimenti sani, freschi e nutrienti.
Ho bandito per sempre (credo di farcela) tutti i carboidrati elaborati: pane pasta e riso bianco non integrale, cereali raffinati, uova, biscotti e tutti i prodotti da forno e confezionati; con lo zucchero ed il sale ci sto lavorando, poi latticini e formaggi grassi, (mi concedo la ricotta magra) e ovvio, niente carne, ma ormai si sa; il pesce invece mi piace ancora troppo, non ce la faccio a rinunciare, ma l'ho ridotto a due volte la settimana.
Ora la mia alimentazione è composta di frutta, verdura, yogurt bianco, ricotta, pesce.
Non che si discosti molto dal mio modo di mangiare, ma non peso più niente, non calcolo le calorie e soprattutto mangio in modo più creativo e mi gusto i sapori meglio di qualche tempo fa.

Sarà stata questa faccenda della maratona, ma mi sono messa proprio di impegno e, maratona o no, mi va di impegnarmi per me stessa.
Da lunedì 24 ad oggi sabato 29 ho perso 4.2 chili.
Ovviamente molto di tutto questo è dovuto alle minimo 2 ore fino a 4 di allenamento quotidiano divise in corsa, nordic walk, pesetti per braccia ed esercizi per gambe.

Eh, sì... principesse... c'è vento di cambiamento. E mica per la prova costume. no no.

Per la mia vita intera.
Ci sto provando, sto lottando e devo dire che finora, non avendo mai sentito il mio corpo e sopratutto il mio cervello in modalità digiuno, beh, va tutto a gonfie vele.

Ora smetto di annoiarvi ed esco a correre un pò.

A presto principesse.


Valentina.

mercoledì 26 giugno 2013




Stanotte va così...
Nostalgia totale.
Ed è tutta colpa tua...
Io non voglio. Non voglio più.
Non voglio stare male ancora. Non posso permetterlo.

E non è comunque giusto.
Per nessuno.
E non voglio ferire chi mi sta vicino in questo momento, anche solo con il pensiero.
Ma non ci posso fare niente. Sei tornato prepotentemente nei miei pensieri.
Maledetto.
Ma allora perchè ti lascio sempre entrare?
Perchè non riesco a liberarmi di te?
Perchè mi riempi la testa e l'anima?

Cosa vuoi?
Cosa diavolo vuoi?

Dev'esserci un modo per lasciarmi andare...

Lasciami stare.
Lasciami vivere.

Io non ti voglio più.
Io non ti amo più. Non lo so, questo.

Ma non riesco a smettere di tenerti con me.
Non riesco a superare tutto questo.
L'ho creduto. Ci ho creduto davvero.
Ma io ti sento. Ti sento ancora e non posso farci nulla, solo aspettare che così come piombi nella mai vita all'improvviso, tu te ne vada.
E pregare che tu faccia in fretta prima che tu riesca a riaprire le ferite del mio cuore.

Ho fatto troppa fatica.
Ho fatto tanta strada.
Io non torno indietro. No.

Mi avevi tra le mani e non mi hai più voluta. Si può sapere ora che vuoi da me?

Dio come mi odio per essere capace di tornare a sentirmi piccola e indifesa.
Io non sono così.
Non sono più così.

Non sono più così.


martedì 25 giugno 2013

La verità è che non mi sento all'altezza.
Quasi mai.
Praticamente sempre.
Ogni volta che c'è un evento, un compleanno, una cena, un'uscita, un appuntamento, un colloquio, anche solo andare a bere qualcosa o mangiare un gelato con qualcuno, chiunque esso sia, anche il mio ragazzo (SOPRATUTTO il mio ragazzo), mi assale il panico.
E non solo se sono eventi improvvisati! Anche se sono stati programmati da tempo! Beh, ecco, forse in quel caso ancora peggio! Mi preparo i vestiti con settimane di anticipo, decido scarpe, accessori, gioielli, trucco e giunto il giorno mi restauro da capo a piedi e decido che non mi piaccio. Bum! Panico. 
Ma panico vero.
La verità è che ho sempre avuto problemi rispetto a ciò che la gente potrebbe pensare di me. Il giudizio degli altri è sempre stato un metro di valutazione, una misura inesorabile, una sorta di esame, una prova del nove, una tortura a cui farei sempre volentieri a meno di sottopormi, ma non potendo vivere isolata dal mondo devo pur sempre accettare che sia così.
A volte so benissimo di essere io ad esagerare. Tipo con il mio ragazzo che ogni giorno mi ripete quanto io sia bella, quanto mi ama, quanto mi desidera e poi finisce per dimostrarmelo, e qui non andiamo oltre nelle spiegazioni di come ciò avvenga... beh, ecco, io non credo a nessuno. Nessuno tranne mia madre, che, nonostante il bene che mi vuole sia infinito, ha sempre il coraggio di dirmi se le piaccio o meno con un determinato abbigliamento. E anch'io, per fortuna, me ne accorgo da sola che con questi salsicciotti al posto delle gambe, non potrei mai mettere una gonna attillata da sopra il ginocchio e un top che lascia la pancia scoperta, visto lo strato di ciccia che la ricopre.
Eppure c'è chi se ne frega. C'è chi è anche più in carne di me palesemente ma se ne sbatte e decide che può mettere un vestitino leggerissimo e sentirsi bella e libera nella propria mente e nella propria femminilità a personalità. 
Ecco. A volte non so se quella che provo sia in realtà un pizzico di invidia. Un pò di invidia per quella loro forza di fregarsene e di andare verso il mondo senza troppi problemi, senza troppo nascondersi, senza puntare sempre sul classico nero-che-sfina.
Anche io ho iniziato a vestirmi un pò più colorato da qualche anno. Anch'io metto dei vestiti, ora che posso ritenermi abbastanza decorosa da non sembrare uno degli ippopotami o elefanti del cartoon Fantasia di Walt Disney... Ma ancora, spesso, l'ansia del giudizio degli altri mi assale e allora via con i soliti jeans e maglietta... non so se cambierò mai veramente. Mi sentirò sempre troppo giudicata da tutti ma sto cercando di eliminare queste ossessioni.

Fine del post amareggiato.

Inizio del post positivo.

Sì, perchè c'è anche un pò di positività da tirare in ballo.
Sto bene.
Per chi di voi sa della mia intenzione di partecipare ad una maratona a settembre; beh, ecco, è quasi fatta per l'iscrizione, perciò ora mi dovrò impegnare sul serio. Si terrà l'1 settembre, 10 km di corsa. Attualmente i miei tempi sui 10 km sono veramente ridicoli, però ho la certezza di essere riuscita, nell'ultima settimana, a fare 12 km senza mai fermarmi; cronometrati e misurati. Sono fiera di me, in questo piccolo traguardo raggiunto, perchè ci sto mettendo tutta me stessa.
Inoltre le abbuffate sono sparite da sole, così come molti dei chili che avevo accumulato di nuovo. 7 su 9 se ne sono andati e non ho la minima intenzione di vederli ritornare, anzi, voglio diminuire ancora un pò ma facendo esattamente quello che sto facendo ora: zero digiuni, sei pasti piccoli e bilanciati al giorno, 2 litri d'acqua e tanto rispetto e amore per me stessa.

E dopo la maratona forse proveremo ad iniziare a pensare ad avere un bambino. Verso dicembre ne riparleremo. Anche perchè credo di aver voglia di altre maratone, prima... non saprei, forse sono solo galvanizzata dagli eventi... 

Spero che il vostro studio/lavoro, la vostra vita privata e le vicissitudini del passare dei giorni siano un motivo di forza e carica interiore che vi spinge ad andare avanti, a cercare sempre nuovi traguardi.
La vita è bella, principesse mie. Ce ne ho messo di tempo, ma alla fine mi sembra di esser quasi riuscita ad accorgermene...

Vi abbraccio tutte principesse. Ognuna di voi.

Valentina.


martedì 18 giugno 2013

Gli alti e bassi delle ultime settimane mi hanno fatto crescere molto.
Ci sono stati giorni di felicità e gioia pura e giorni amari di lacrime e fatica. 
Ovviamente i giorni belli sono stati quelli con i momenti felici che mi ha regalato il mio amore; i giorni brutti o comunque meno belli, sono stati quelli segnati dalle battaglie con il cibo, dalle delusioni della vita, da problemi grandi o piccoli affrontati e fortunatamente alcuni anche superati... Certo, ci sono sempre degli scogli insormontabili, ma ci si prova, si prova comunque ad andare oltre... Non sempre ci si riesce, ma mi sto sempre più convincendo che quando non si riesce in qualcosa questo avviene solo perchè non ci si è impegnati abbastanza per  ottenerlo. Questo non vale per tutto, non credo, però, dai... ci sono cose per cui basta un minimo di forza di volontà e si possono fare... 
Ho elaborato con la mia nutrizionista e un suo conoscente personal trainer, un piano di allenamento e alimentazione che sta andando anche bene, anche perchè in realtà l'ho avuta vinta io, dal momento che è maggiormente incentrata su frutta, verdura pochi carboidrati (tutti integrali e solo 2 volte la settimana)e proteine vegetali perchè sono finalmente riuscita ad eliminare la carne completamente e con il pesce mi sto limitando moltissimo e spero si poterlo eliminare al più presto. Poi ho ridotto drasticamente i latticini, e per una "yogurtona-formaggiona-grana padano-dipendente" come me è un vero miracolo limitarmi ad uno yogurt al giorno ed a 100 gr di grana a settimana... e comunque non soffro la fame, anzi... e mi alleno sempre, in previsione di riuscire a fare una maratona che si terrà a settembre-ottobre prossimo e io voglio esserci, ho proprio voglia di realizzare questo sogno, dovessi anche arrivare ultima, me ne frego! Mai come questa volta trovo più appropriato il detto " l'importante è partecipare". Non voglio vincere la corsa, in questo caso, ma partecipare ad un evento che potrebbe essere un importante punto di partenza per fare in modo che io possa comprendere, accettare ed infine lavorare duro per cambiare in meglio i miei limiti, le mie paure, i miei disagi, le mie manie sul piano fisico e psicologico. Ci voglio provare e lo sto facendo con tutto il mio impegno. Nel mio caso, e ripeto, io parlo per me, è stato un vero sollievo aver provato a focalizzare il tutto su un mio personale e desiderato percorso di cambiamento di vita. La convivenza prima; gli allenamenti, quelli seri, serissimi, poi; e le regole alimentari mi hanno messo su una strada che ora difficilmente lascerò. 
Il problema è che basta un nulla per deragliare, regredire, ricadere. E' già successo. Più di una volta. E si tratta sempre sempre sempre di cibo. Per la precisione è successo due volte. E sono state delle abbuffate neanche così tremende dal momento che in realtà il peso è sempre andato scendendo, ma dev'essere merito del mio metabolismo che ora si è alzato parecchio e sembra essersi risvegliato di colpo... 

E poi tutti i miei sensi hanno ricevuto un grande dono, si sono messi a posto, si sono affinati... ed i miei pensieri si sono rischiarati, rendendomi più lucida, più consapevole, più sicura di me, nonostante continui a non accettarmi nè piacermi al 100%. Diciamo che ci sto lavorando, siamo ad un 40%...ed è già tanto per me! Ma devo ammettere che un miglioramento tangibile c'è stato, negli ultimi due anni la vita è cambiata DAVVERO.

Andiamo avanti. Sempre avanti.

Buona notte principesse.

In bocca al lupo a chi di voi deve affrontare esami, impegni scolastici vari, maturità ed altri impegni e difficoltà che vi porrà davanti questa vita...


A presto.
V.