venerdì 19 aprile 2013

Nessuno ha il diritto di decidere della vita degli altri.

Martedì scorso passavo correndo con le mie cuffie nelle orecchie sul marciapiede che costeggia il supermercato del mio ridente paesello di provincia dove non succede mai niente e la vita scorre tranquilla.
Nel parcheggio sotterraneo del supermercato, poco dopo, è stata uccisa una ragazza di 23 anni dal suo ex, che si è poi suicidato.
Io conosco la sorella di lei. E non oso immaginare il dolore che possa provare la famiglia in questo momento.
So quasi tutto della vicenda, ma non voglio parlare del caso specifico perchè non è questo il punto. Sono partita da questo fatto solo perchè mi ha lasciata sconvolta e in lacrime da quella sera.


Io vorrei capire come la violenza possa entrare a far parte così prepotentemente dell'animo umano. Impossessarsi di noi, del nostro cervello, dei nostri pensieri; armare le nostre mani e farci commettere degli atti orrendi e inconcepibili da una qualsiasi persona di buonsenso. Ammesso che il buonsenso alberghi in noi per ogni singolo istante della nostra vita. Non è così. Tutti noi abbiamo dei momenti bui, ma il limite c'è. Non tutti però sono in grado di riconoscerlo e fermarsi prima che accada l'irreparabile.

Il punto è che noi donne siamo in pericolo. Sempre di più.
Mi chiedo perchè un uomo non possa accettare il fatto che una donna possa decidere di voler riprendere in mano la propria vita, possa voler rigettare le basi per costruirsi una vita nuova...

Gli uomini sono deboli. Le donne sono forti. E un uomo debole non ha la forza di accettare che una donna possa essere emancipata, indipendente, autonoma nelle scelte di vita, che possa essere in grado di scegliere da sola di troncare una storia e voltare pagina. E allora lui che fa? La insegue, la spia, la molesta, aspetta di coglierla impreparata, sola, indifesa e poi le spara perchè " Se non sei mia non sarai di nessun altro". Ma che cazzata infinita. Eppure una cazzata non lo è. E' l'amara realtà dei fatti che accadono nella testa di un essere debole e immondo che arriva a pensare di essere padrone della vita di qualcuno che non ha mai amato davvero, nonostante abbia la presunzione di credere che sia assolutamente così, visto il senso di possessività che ha nei confronti della donna che ha preso di mira. E poi ecco, di nuovo la debolezza: non regge a ciò che ha commesso e si suicida per porre fine al tutto.

E chi resta, muore dentro.

Chi ha amato davvero questa ragazza rimane vivo fuori, ma morto dentro e per il resto dei suoi giorni perderà il sorriso, il sonno, la voglia di vivere. Si tormenterà chiedendosi perchè lei? Perchè anche quella volta non l'ho accompagnata? Perchè ha parcheggiato nel sotterraneo quel maledetto giorno? 

Oggi ci sarà il suo funerale. Oggi, dopo una settimana di sole e caldo tepore, piove e fa freddo come in una giornata di autunno. E lei non avrà nemmeno il sole a salutarla nel suo ultimo giorno sulla terra. Sarà un addio penoso. Triste e inaccettabile.

Da bambina credevo che il nostro fosse un mondo buono, fiorellini e cuoricini disegnati sui quaderni... poi il brusco risveglio e la presa di coscienza del fatto che viviamo veramente in un mondo di merda dove  agli occhi di qualcuno potremmo essere considerati oggetto di strane attenzioni, oppure odiati fino alla morte per mano di qualcuno, ignorati dagli altri e costretti a vivere in solitudine, derisi e derubati della nostra dignità di esseri umani... io non lo so. Non so come si possa arrivare a tanto. Non so perchè non si possa decidere che va bene lo stesso, che ci si possa ed infine ci si debba rassegnare alla vita che va come va, è andata com'è andata e si ricomincia; con fatica, certo, e sofferenza, molta; ma ci si rimbocca le maniche e si trova un'altra strada per ricominciare. In amore, per la vita, un lavoro, una famiglia... non lo so.

Togliere il diritto alla vita di un essere umano togliendogli la vita stessa è quanto di più terribile possa accadere.

Vorrei non essere così impotente, ma io non sono nessuno. Sono solo una donna molto fortunata, perchè ho un uomo che mi ama e una famiglia che mi protegge. Ma il mondo che mi circonda potrebbe improvvisamente voltarmi le spalle e prendersi gioco di me, perciò, anche se io non ho paura, non sono una paurosa e non lo sono mai stata, in  questi giorni mi sono sentita un bersaglio; non di qualcuno nello specifico, ma la soglia della sopportazione dell'essere umano si è assottigliata parecchio e basta il nulla per far scattare l'ira in noi, tipo ieri che mi sono fermata con il semaforo arancione e uno (UOMO, ovviamente) mi ha riempito di parole irripetibili fino allo scattare del verde... assurdo. Ma è la realtà. Una realtà che spaventa anche chi, come me, ha sempre e comunque visto il bene, la parte buona nelle persone, ha sempre creduto che infondo non potesse mai capitarle nulla di male. E invece potrebbe. Ad ognuna di noi. Ci vuole attenzione, ma sono consapevole del fatto che non ci si può e non ci si deve chiudere in casa, si deve vivere perchè questo è un nostro dovere oltre che un diritto inalienabile. E dobbiamo poter avere la libertà di farlo nel migliore dei modi, attraverso le nostre scelte autonome ed indipendenti. Liberamente e senza sentirci condizionate dagli sguardi della gente o dai loro giudizi non richiesti e spesso del tutto inappropriati. 

Vorrei che tutto questo non fosse mai accaduto. Esattamente come vorrei che non accadesse mai nulla di male a nessuno che di male nulla ha fatto nella vita. Uomini, donne, bambini, anziani... chiunque sia un essere innocente e buono non può essere colpito dall'odio di un suo simile. Non dovrebbe mai accadere. Ma il mondo non è più lo stesso. O forse è sempre stato così e purtroppo oggi non fa più notizia...

Vi voglio bene Principesse!

Valentina







2 commenti:

  1. Dev' essere terribile passare da un posto dove un attimo dopo è succesa una tragedia...e credo anche che sia difficile dimenticarsene, però purtroppo è la realtà questa. Hai ragione, viviamo in un mondo di merda...io quando vedo una bambina mi chiedo se anche lei dovrà affrontare l'inferno che ho passato io con il cibo per la merda di società che ci circonda, o dovrà vivere una situazione come quella che hai visto tu oggi, ma qualunque cosa sia chiunque prima o poi si trova ad affrontare situazioni spiacevoli, solo diverse. C'è chi ha più fortuna e chi meno...grazie al cielo noi possiamo rimediare ai nostri problemi, anche se alla fine il dolore è sempre lo stesso.
    Ti stringo forte <3

    RispondiElimina
  2. ho sentito la notizia al telegiornale... e la cosa orrenda è che ormai è una vicenda che si sente semrpe più spesso, è quasi all'ordine del giorno!! e la nostra giustizia non fa nulla per impedirlo!! ma in che paese viviamo?? donne che denunciano i primi segni di molestia e poliziotti che non fanno nulla. aspettano sempre che la donna in questione venga uccisa. sembra proprio che aspettino questo! non ho parole poi per gli "uomini" in questione... sono solo dei vermi vigliacchi che non meritano nulla... quanta rabbia!!

    RispondiElimina