venerdì 12 ottobre 2012

esco di scena per un pò. 
oggi mi sono veramente auto-distrutta.
oggi ho toccato il fondo come mai prima.
oggi ho fatto tutto quello che non si fa. che non avevo mai fatto prima.

sto male.
oggi non voglio vivere.
non voglio vivere più. ho cercato di non vivere più, ho immaginato cosa avrei potuto fare per alleggerire le vite degli altri. 
ho immaginato di morire per mia scelta e ci ho anche forse provato anche se forse sono troppo codarda per fare una scelta simile. o forse non lo faccio solo perchè in realtà voglio disperatamente vivere e cambiare.
e mi spaventa tutto questo perchè io so di comportarmi come non devo. 
non ho il diritto di lamentarmi per nulla, per niente di niente. 
Mi sono alzata dal letto e mi sono inquinata di schifezze, poi mi sono scattata delle foto per farmi del male vedendo la merda che sono, poi ho pensato di fotografare il viso perchè in caso fossi morta non avrebbero avuto foto recenti di me.
Poi ho preso il getto della doccia gelido e mi sono seduta sul pavimento freddo della doccia e sono rimasta lì a pensare a come ricominciare. 
come non mentire più agli altri, come riuscire a voler vivere ancora. Io sono proprio troppo stupida, troppo ingrata verso la mia vita. Sì, soffro, è vero, ma io sono viva, sono vivissima, non ho tutto quello che voglio, ma ho quello che mi basta e che mi deve bastare per essere serena.
e allora perchè mi distruggo? perchè non riesco ad apprezzare quello che ho? perchè io non mi vedo come mi vedono gli altri? una cosiddetta ragazza in gamba, pulita, onesta, capace, volenterosa, servizievole, diligente, che si impegna in tutto, che riesce in quasi tutto ciò che fa, che si impegna con la dieta, che è stata bravissima a perdere tutti quei chili in un anno e mezzo, che sorride sempre e che finalmente si accetta e si ama di più... 
io invece mi vedo come una merda, ed è quello che sono, anche se rispondo sempre con un sorriso, anche se amo il mio lavoro e lo faccio con passione ma sono sempre critica e dura con me stessa, anche se mi sono abbuffata la sera prima e il mattino dopo vado a correre solo per smaltire il chilo e mezzo in più o in palestra solo per saltare la cena o limitarmi ad una tazza di tè con miele quando torno da palestra o piscina o corsa o quello che è...

io non so cosa voglio. non lo so. e continuo a pensare alla morte come soluzione, ma non è questa. lo so. vorrei essere diversa, vorrei solo amarmi un pò come era qualche mese fa... perchè sono così confusa? perchè non riesco ad uscire da questo buco nero in cui sono precipitata di nuovo? io non sono guarita, niente affatto.
ora però voglio cercare di guarire. perciò sparisco, e tornerò quando andrà meglio, quando sarò in grado di respirare senza sentirmi come se delle mani invisibili stringessero il mio collo e spezzassero il mio flebile respiro. 
Devo tornare in me. devo tornare a respirare. devo tornare ad essere libera.




2 commenti:

  1. tesoro una caduta può capitare... rialzati, tanto lo so che ce la fai. ti stringo forte...

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  2. Tesoro, Vale, io lo so che dovrei stare zitta ma dov'è finita tutta la tua positività? Cos'è successo? Questa settimana non ho avuto tempo di passare dai blog e mi dispiace, perchè avrei voluto poterti commentare qualche post precedente... Io e te abbiamo avuto tante cose in comune, un passato più o meno uguale anche se tu hai lottato più di me per raggiungere questo traguardo. Io ho fatto un giro molto più lungo ma alla fine rieccomi qui schiava del binge, che come te mi abbuffo al sera prima e il giorno dopo digiuno per rimediare. Ecco, vedi qualche differenza? Io no, perchè alla fine il dolore è lo stesso e non conta se si è magre, normali o si deve perdere peso. Conta che noi non abbiamo abbastanza fiducia in noi stesse, e le abbuffate ne sono la conseguenza. Non devi buttarti giù... io stasera invece mi sono riempita di cioccolata e sono corsa a vomitare, neanche questo è essere forti. Ma domani è un altro giorno, e abbiamo TUTTO il tempo di fermarci a riflettere su cosa ci ha fatte cadere e andare ancora avanti. Si cade apposta, in un modo o nell'altro... ma ci si può sempre rialzare.
    Anche io pensavo alla morte, e ci penso ancora adesso a volte quando mi sento stremata di lottare, ma ne vale davvero la pena? Forse dobbiamo solo ascoltarci di più...non ci abbufferemo se qualche motivo non ci spingesse a farlo.
    Ti abbraccio forte <3 e spero che domani sia una giornata migliore.

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